Blockchain, è il momento di accelerare l’adozione nella supply chain

I rischi e le problematiche posti dalla pandemia da Covid-19 hanno evidenziato e messo in luce le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento a livello internazionale. Un aiuto concreto potrebbe essere rappresentato dalla blockchain nello snellire i processi, dalla creazione, alla logistica e distribuzione

Pubblicato il 12 Mag 2020

Graziano Esposito

data protection officer e privacy consultant

blockchain

Con il termine supply chain si rappresenta il processo che permette il trasferimento di un prodotto o servizio sul mercato, trasferendolo dal fornitore fino al cliente. La stessa terminologia può anche essere riferita agli aspetti funzionali della catena di distribuzione, ossia ai singoli anelli, che ottimizzati e coordinati costituiscono la catena di rifornimento. La supply chain costituisce quindi un procedimento complesso che coinvolge più figure professionali, attraverso l’attivazione di diversi e numerosi processi dell’ecosistema-impresa, dall’approvvigionamento di materie prime, al flusso dei processi di produzione, passando dalla logistica distributiva con la finalità della consegna del bene acquistato al cliente finale.

Un confronto fra supply chain e blockchain

Le fasi, i cosiddetti anelli della supply chain, rispetto alla blockchain, si riassumono brevemente in tre fasi:

  • approvvigionamento: acquisizione delle materie prime necessarie per la realizzazione della produzione.
  • produzione: rappresenta la fabbricazione, l’attività in cui vengono utilizzate le materie prime.
  • distribuzione: costituiscono quelle operazioni ad opera di distributori, retailer, magazzini e distributori, finalizzate alla consegna di un determinato prodotto al cliente finale.

Vi sono vari livelli di complessità della catena distributiva a differenza della blockchain:

– una tipologia base è rappresentata dalla catena di distribuzione semplice e diretta, che collega immediatamente l’impresa con il fornitore, e successivamente l’impresa ed il cliente mediante sequenze di scambi di flussi materiali di prodotti e servizi, e finanziari di denaro e informazioni;

– un secondo livello, abbastanza simile ma con una tipologia più estesa e complessa di scambi di flussi di prodotti/servizi e denaro/informazioni, si verifica sequenzialmente tra i fornitori dei fornitori e i clienti dei clienti;

Il livello più complesso, su scala globale, è rappresentato dal flusso che coinvolge tutti, dal fornitore iniziale fino al cliente finale, sempre e comunque attraverso scambio di prodotti, servizi, aspetti economici di dati.

Quest’ultimo livello riguarda la globalizzazione, in pratica l’apertura e la connessione di tante tipologie di imprese anche medie e piccole, con i fornitori a livello mondiale, con la possibilità di acquisire materiale anche in zone remote del pianeta. Le statistiche infatti confermano che il tasso di globalizzazione, negli ultimi anni, ha registrato una percentuale di crescita enorme, e conseguentemente anche le catene di approvvigionamento e distribuzione sono divenute globali, ampliando la realizzazione, e consumo da aree diverse nel mondo.

I rischi e le problematiche, che sono strettamente collegati al rallentamento o all’interruzione della catena di fornitura, possono essere tantissimi, dagli equilibri geo-politici, dalla stabilità delle imprese fornitrici, dalle tematiche etiche e ambientali, fino alla possibilità apparentemente remota ma purtroppo reale e attuale di una pandemia virale da Covid-19, che ha evidenziato e messo in luce tutta la fragilità e la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento a livello internazionale.

In questo momento storico, di incertezza con le quarantene che provocano inevitabilmente riduzioni o blocchi dei trasporti, con conseguenti rallentamenti commerciali in tutto il mondo, la problematica principale per gli acquirenti è la necessità di avere una maggiore tracciabilità del flusso e della situazione trasparente con i loro fornitori; un aiuto concreto e una soluzione reale potrebbe essere rappresentata dalla blockchain, che potrebbe snellire i processi che oggi risultano ancora più complicati, dalla creazione, alla logistica e distribuzione.

Il ruolo cruciale della blockchain nel supportare la supply chain

Gli strumenti della tecnologia blockchain hanno le potenzialità per poter ridefinire, oltre alle modalità con cui trasferiamo valore e beni, l’intera economia globale.

La situazione attuale sta mettendo seriamente in discussione, il meccanismo di approvvigionamento, in quanto il fattore visibilità è fondamentale: deve consentire agli acquirenti di valutare e conoscere in tempi rapidissimi se devono trovare fornitori alternativi, e la blockchain può sicuramente favorire tali processi.

Uno degli aspetti chiave della blockchain, infatti, è rappresentato dal fatto che può in maniera efficace aiutare tutte le aziende a iniziare a sostituire i processi cartacei, attraverso forme di digitalizzazione e processi di innovazione delle imprese. Nonostante possa apparentemente risultare complessa, potrebbe essere realmente arrivato il momento di valorizzare la blockchain per sfruttare tutte le sue vere potenzialità.

La tecnologia blockchain può offrire e garantire un controllo più sicuro e trasparente delle operazioni per le catene di approvvigionamento e fornitura, dove tutte le transazioni operative tra i diversi attori di una filiera, dalla produzione fino alla vendita, si riducono a una descrizione e iscrizione in un registro decentralizzato, con i conseguenti vantaggi in termini di costi di trascrizione, eventuali errori del personale e ritardi.

Le piattaforme blockchain hanno le caratteristiche giuste e sono infatti in grado di soddisfare tutte le fasi principali della supply chain (identificazione del prodotto, consegna, registrazione del cliente e vendita). Inoltre, supportano diverse funzionalità e applicazioni che riguardano attività anticontraffazione, certificazioni di proprietà e operazioni inerenti la manutenzione o di riparazione in garanzia.

Alcuni esempi di utilizzo della blockchain

Un primo esempio riguarda la possibilità di eliminare la documentazione cartacea, ossia la polizza di carico che riporta tutte le informazioni sulla merce in viaggio su un tir, utilizzata da tutte le aziende. Mediante la blockchain il documento può essere digitalizzato, reso sicuro e soprattutto messo al riparo da contraffazioni, mediante criptazione, condivisione e tracciamento di tutti i passaggi a opera di tutti gli attori della filiera.

Un altro esempio riguarda il settore alimentare, rappresentato da beni di prima necessità indispensabili, dove naturalmente anche le filiere alimentari utilizzano una gestione cartacea con documenti registri e controlli tradizionali. Gli strumenti blockchain consentono l’utilizzo di vari sistemi in dotazione agli operatori, anche attraverso semplici sms, attivando l’operatività della filiera già alla consegna delle materie prime, attivando l’identificazione e l’input del processo di trasformazione. Tutto il processo e le conseguenti fasi operative vengono a loro volta registrati su una piattaforma condivisa che si basa sulla blockchain, che consente in maniera molto semplice, veloce e trasparente di allegare documenti e analisi comprovanti l’autenticità e che ne garantiscono la salubrità. Ad esempio tenendo traccia di prodotti alimentari provenienti dalla Cina: tramite la blockchain vi è la possibilità di sapere la provenienza di ogni singolo alimento, il luogo della lavorazione, dove è stato immagazzinato, dove e come viene venduto.

I vantaggi della soluzione blockchain

Uno dei vantaggi indiscussi della blockchain è rappresentato dalla sicurezza che ne caratterizza l’architettura, in grado di gestire e utilizzare tecniche crittografiche avanzate, immutabilità e sicurezza dei dati, attraverso l’eliminazione dei punti singoli di errori e soprattutto la funzione e la gestione dei dati a opera degli intermediari, in quanto le registrazioni sulla blockchain non possono essere cancellate, garantiscono affidabilità e integrità, eliminando qualsiasi controversia riguardante le transazioni, in quanto tutti gli elementi appartenenti alla catena hanno la stessa visualizzazione e versione del registro aggiornato.

In concreto, il meccanismo di modifica o variazione di un registro, o smart contract, può realizzarsi e avvenire soltanto se tutti i nodi della blockchain ne sono al corrente, se hanno valutato le modifiche e successivamente fornito il consenso per rendere effettive le modifiche; per cui sono più elementi che garantiscono la sicurezza e l’efficacia per le informazioni contenute, scambiate e lavorate all’interno di una blockchain.

Un altro aspetto che contraddistingue la blockchain è la trasparenza, che riesce a standardizzare e a creare un’unica risorsa condivisa da tutti i partecipanti, creando contestualmente l’elemento fiducia, sia per i produttori, fornitori ma soprattutto per i consumatori, consentendo a molti clienti finali di essere a conoscenza che supportano e condividono con le aziende gli stessi valori di gestione ecosostenibile e tutela ambientale; oppure la possibilità rintracciare materie o prodotti venduti ai consumatori, provenienti da zone dove vi sono conflitti bellici, o vengono utilizzati e sfruttati lavoratori minorenni, garantendo e assicurando trasparenza ai consumatori e agli acquirenti.

La blockchain può favorire e incrementare lo sviluppo e l’ampliamento del Made in Italy in tutti i settori, favorendo una strategia di vantaggio competitivo attraverso l’approvvigionamento nazionale; dalla produzione locale e successivamente alle reti distributive, in grado di servire e sviluppare i mercati internazionali, come ben rappresentate dalle aziende italiane del settore della moda e delle calzature.

Ancora, utilissima è la programmabilità che offre la blockchain, ossia l’automazione in forma completamente affidabile di numerosi processi ed attività commerciali/finanziarie, attraverso la creazione e attuazione degli smart contract, che sono molto simili a un normale contratto stipulato tra diversi attori collocati in zone differenti nel mondo, con la caratteristica che, in maniera automatizzata, attraverso l’utilizzo di piattaforme software, eseguono operazioni apparentemente articolate e complesse all’interno di una blockchain, tenendo ben al sicuro la privacy e la sicurezza dei dati, in considerazione del numero elevatissimo di transazioni che questa tecnologia è in grado di sostenere e realizzare.

Conclusioni

La blockchain non costituisce una garanzia assoluta, essendo pur indiscutibile che quando vengono registrati i dati nella catena digitale questi non sono più modificabili, ma è altrettanto importante e necessario fare attenzione alla fase di creazione e inserimento delle informazioni, in cui potrebbero verificarsi manovre poco trasparenti.

Possiamo concludere affermando che in questa fase attuale la blockchain potrebbe aiutare, addirittura potrebbe modificare, sostituire e migliorare gli attuali meccanismi e fornire un nuovo impulso a tutti i settori dell’economia globale. L’attuale periodo dà l’opportunità alle applicazioni della blockchain di dimostrare di essere in grado di essere utili nei momenti difficili.

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