Un PoC per sfruttare la blockchain al servizio dello Smart Working

Il proof of concept del capoluogo pugliese con alcuni dipendenti che testano una modalità organizzativa di tipo “Agile” con un progetto basato sulla blockchain Ethereum

Pubblicato il 15 Ago 2019

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Cosa può fare la blockchain per un settore così specifico come la gestione delle risorse umane? Trasparenza, sicurezza e immutabilità dei dati possono portare valore anche in questo ambito e così hanno pensato gli ideatori del progetto pilota per lo Smart Working nel Comune di Bari. In particolare il progetto vede impegnati Fincons, società di IT business consulting partner del consorzio CITADEL e naturalmente il comune di Bari con una collaborazione che ha lo scopo di sperimentare la blockchain nella gestione delle modalità organizzative del lavoro nell’amministrazione comunale. Il progetto prevede lo sviluppo di un prototipo basato sulla tecnologia Blockchain e il coinvolgimento di alcuni dipendenti del comune che faranno parte del test, svolgendo parte della loro attività in modalità “agile”. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto H2020 CITADEL, Empowering Citizens to Transform European Public Administrations, finanziato dalla Commissione Europea.

Lo smart working nelle pubbliche amministrazioni

Lo scopo di CITADEL è quello di migliorare le politiche e i processi delle pubbliche amministrazioni per offrire servizi pubblici digitali più efficienti, inclusivi e incentrati sui cittadini che identificano i bisogni nuovi o insoddisfatti più rapidamente e li soddisfano in modo più efficace e inclusivo, fornendo anche linee guida e caratteristiche per supportare i nuovi processi.

Fincons e la Regione Puglia sono due dei 12 partner, provenienti da 5 diversi Paesi europei, che collaborano al progetto e che insieme, ognuno con le proprie capacità ed esperienze, creano il giusto mix tra idee e prospettive diverse: dalla ricerca sociale e tecnologica alla realizzazione di prototipi industriali applicabili a casi reali.

Un connubio tra smart contract e smart working

Il Comune di Bari, proponendo questa iniziativa che crea il connubio tra smart contract e smart working, si trova ancora una volta in prima linea nella sperimentazione di soluzioni innovative, per creare nuovo valore e tese a migliorare il benessere organizzativo dei propri dipendenti. L’ente sta dimostrando come, anche attraverso l’attivazione di policy di work life balance, di conciliazione dei tempi di vita con quelli lavorativi, sia possibile implementare soluzioni basate su DLT che realizzino le previsioni normative di cui all’art. 8 ter del D.L. 135/2018, il c.d. “Decreto Semplificazione”, prima normativa nazionale che prova a disegnare un quadro giuridico all’interno del quale collocare e legittimare il ricorso a soluzioni basate su tecnologia Blockchain.

Il Comune di Bari ha già da tempo formalizzato l’attivazione di questa nuova metodologia di lavoro ed è ora interessato a sperimentare innovative soluzioni ICT  basate sull’uso di DLT che permettano di gestire lo Smart Work dei dipendenti secondo un’organizzazione ben definita: almeno 1 giorno di lavoro agile alla settimana, fruibile tra le 6:00 e le 22:00, 2 ore di disponibilità obbligatoria, la possibilità di poter liberamente articolare la propria giornata in modalità agile svolgendo l’attività lavorativa parte in ufficio e parte in Smart Work (o totalmente in modalità smart), come anche la facoltà di interrompere e riprendere l’attività durante la giornata.

Uno smart working che “passa” da Ethereum

La soluzione proposta da Fincons Group si basa sulla tecnologia Ethereum DLT (Distributed Ledger Technology) in combinazione con sofisticate ed innovative tecniche crittografiche che garantiscono non solo integrità, affidabilità e tracciabilità delle informazioni gestite, assicurata dalla tecnologia DLT, ma anche la piena aderenza ai dettami della normativa sulla privacy.

L’accordo prevede una prima fase pilota, da marzo 2019, che vede il coinvolgimento di 5 impiegati della ripartizione Ragioneria generale, e una seconda fase, da luglio in avanti, che vedrà coinvolti altri 10 impiegati di altre strutture dell’ente. L’attività pilota terminerà a settembre 2019.

Sono due i ruoli predominanti: quello di smart worker dotato di un’app android per gestire le attività di avvio-arresto del lavoro e quello di supervisore con applicazione web per controllo e reportistica.

I criteri di gestione del progetto smart working

Il Proof of Concept dedicato allo smart working vede i partner e il Comune di Bar impegnati nel garantire una serie di requisiti suddivisi in 5 punti

  1. Protezione dati
  2. Sicurezza dei dispositivi dei lavoratori
  3. Diritti di cancellazione o rettifica dei dati
  4. Gestione dei dati di geolocalizzazione
  5. Modalità di servizio

Per quanto attiene alla protezione dei dati il progetto presenta queste caratteristiche:

  • Sistema conforme alle linee guida privacy-by-design e privacy-by-default
  • Riduzione al minimo dei dati, utilizzati nelle transazioni DLT: numero di serie, ora di inizio / fine, posizione e utilizzati tramite SMS (iscrizione, credito ETH): numero di serie, IMEI, numero di telefono, indirizzo ETH

Relativamente alla sicurezza dei dispositivi dei lavoratori:

  • ciascun operatore crea liberamente la password dell’app per Android (che viene utilizzata solo localmente)
  • L’indirizzo ETH del lavoratore viene generato casualmente durante l’installazione e la prima attivazione dell’app Android
  • Tutti i dati di identificazione dell’utente sono sempre crittografati: le transazioni DLT contengono solo il codice hash dei dati crittografati e dati crittografati sono memorizzati al di fuori del DLT

La gestione dei dati soggetti ai diritti di cancellazione o di rettifica sono crittografati due volte come dati crittografati con AES e una chiave effimera e come chiavi effimere AES crittografate con tecniche CP-ABE + politica di accesso

Nell’ambito della gestione della geolocalizzazione

  • il dato è crittografato con tecniche CP-ABE
  • viene adotatta una politica di accesso aggiuntiva con la possibilità del diritto di decrittazione a un gruppo limitato

Dal punto di vista dei servizi i dati di geolocalizzazione crittografati sono memorizzati e gestiti in un’area separata


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