SWIFT sperimenta la Blockchain per i pagamenti transfrontalieri

Con una serie di test inseriti nell’iniziativa globale GPI, che comprende 90 istituti bancari, il gruppo punta a verificare se la tecnologia può migliorare la riconciliazione dei propri conti correnti di corrispondenza all’estero ottimizzando la gestione della liquidità in real time

Pubblicato il 06 Feb 2017

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Secondo SWIFT (Society for Worldwide lnterbank Financial Telecommunication), la Distributed Ledger Technology (DLT) potrebbe essere utilizzata dalle banche per migliorare la riconciliazione dei propri conti correnti di corrispondenza all’estero in real time e ottimizzare la gestione della liquidità. Per questo l’organizzazione ha integrato nell’iniziativa globale per i pagamenti GPI (a cui partecipano più di 90 banche con il 75% del traffico dei pagamenti transfrontalieri) una serie di test che proveranno a stabilire, attraverso la tecnologia Blockchain, un nuovo standard qualitativo nelle transazioni internazionali.

«Mentre la DLT non è ancora abbastanza matura per essere utilizzata per effettuare pagamenti transfrontalieri, questa tecnologia, con il supporto di funzionalità aggiuntive apportate da SWIFT, può rivelarsi interessante per le attività di riconciliazione», afferma Wim Raymaekers, Head of Banking Market and SWIFT GPI del gruppo.

Così SWIFT implementerà la tecnologia open-source Hyperledger, combinandola con alcuni asset strategici del gruppo al fine di allineare questa tecnologia alle esigenze del settore finanziario. Utilizzando una blockchain privata all’interno di un gruppo selezionato di utenti, con specifici profili e controlli stringenti sui dati, i privilegi dei singoli utenti e l’accesso ai dati potranno essere disciplinati strettamente.

Damien Vanderveken, Head of R&D, SWIFTLabs and User Experience di SWIFT, precisa che «l’organizzazione sfrutterà la sua forte governance, il regime di sicurezza PKI, il codice identificativo BIC e l’esperienza nel definire standard sulla liquidità, per definire una piattaforma DLT a beneficio della propria comunità di utenti».

Nell’attuale modello di banca corrispondente, l’istituto ha la necessità di monitorare la disponibilità nei rispettivi conti all’estero, con aggiornamenti su debiti e crediti e monitoraggio degli estratti conto. Il mantenimento e il lavoro operativo necessario a queste attività rappresentano una parte significativa dei costi nei pagamenti transfrontalieri. La sperimentazione è quindi finalizzata a testare se la tecnologia DLT possa supportare le banche nella riconciliazione dei conti nostro in real time, riducendo costi e rischi operativi.

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