Voto elettronico, in Italia si apre il dibattito

La Blockchain è una delle tecnologie chiave per rendere possibile le votazioni on line. Se ne parlerà nel corso di un apposito incontro in programma il prossimo 12 marzo presso la Camera dei deputati

Pubblicato il 08 Mar 2019

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Il voto elettronico è una alternativa che l’Italia può e deve prendere seriamente in considerazione, sulla scia del successo del caso Estonia, dove questa modalità è già utilizzata da una larga quota degli elettori. Questo il presupposto di un apposito incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle che si terrà martedì 12 marzo dalle ore 10 presso la sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio a Roma, ribattezzato “E-vota! Verso il voto elettronico, per l’innovazione democratica”. In particolare, nel corso dell’appuntamento saranno presentate le voting machine che gli elettori del Belgio utilizzeranno alle prossime consultazioni Europee. Spazio anche al possibile impiego della Blockchain per l’organizzazione del voto elettronico, grazie al caso di studio di Tsukuba, città giapponese che ha già adottato la catena a blocchi per le elezioni, oltre che a un intervento di NTT Data Italia, che illustrerà gli aspetti tecnologici di questa opzione. Saranno inoltre previste simulazioni di voto promosse da Smartmatic e Oracle. 

“Con quest’evento – spiega Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera – vogliamo aprire il dibattito per introdurre il voto elettronico in Italia. La recente visita in Estonia ci ha indicato una strada possibile, quasi un votante su due ha scelto di votare online. In questo percorso dovremo tenere conto della nostra Costituzione e lavorare sulla digitalizzazione e sulla fiducia dei cittadini. Serve una discussione pragmatica e senza ipocrisie, nessuno oggi può sostenere che il voto degli italiani all’estero è un voto sicuro”.

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