Blockchain, San Marino prova a far da modello

Pubblicato il 06 Nov 2018

San Marino bandiera

San Marino punta a diventare un polo di riferimento internazionale nel campo della Blockchain: se n’è avuta conferma in occasione di un recente appuntamento organizzato dal Comitato Scientifico di San Marino Innovation, che ha visto una cospicua partecipazione di pubblico. Come emerso nel dibattito che ha accompagnato l’evento, è evidente che la tecnologia blockchain abbia delle enormi potenzialità in tutte settori dell’economia, alcuni molto interessanti e sui quali la Repubblica del Monte Titano intende iniziare a lavorare: tra questi il mondo dell’energia e della gestione dei rifiuti, la sanità (con la interoperabilità dei dati sanitari elettronici) e, naturalmente la Supply chain. Come ha messo in evidenza Sergio Mottola, Presidente dell’Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino, che sostiene “ se la blockchain favorisce la semplificazione della burocrazia e il decentramento della governance è indubbio che l’utilizzo della tecnologia a blocchi per le infrastrutture pubbliche possa essere considerata una mossa strategica”.

Ma perché la tecnologia della Blockchain possa conoscere un’adeguata diffusione, senza un adeguato framework normativo che ne definisca gli ambiti di operatività e ne garantisca la regolamentazione. Secondo quanto messo in evidenza dagli avvocati Valentina Lattanzi, Licia Garotti e Emanuela Campari Bernacchi, dello studio Gattai Minoli Agostinelli, San Marino avrebbe la concreta opportunità di scrivere una regolamentazione e applicarla in tempi rapidi: la peculiarità dello Stato permette la creazione di un sandbox normativo e tecnologico, coi vantaggi però di una dimensione piccola e snella. Il modello creato sarebbe poi replicabile su ampia scala.

“San Marino può essere l’ecosistema ideale per sperimentare e sviluppare questa tecnologia disruptive. Abbiamo la capacità e la possibilità di unire tutti gli attori allo stesso tavolo, coinvolgendo da subito le istituzioni, individuando casi d’uso, che in breve tempo possono diventare progetti concreti”, ha concluso Mottola.

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