Coininvest: i falsi miti nell’epoca della febbre crypto

Oro digitale versus oro fisico: Coininvest svela i fattori che rendono i metalli preziosi più stabili, sicuri e sostenibili in termini di investimento e conia la moneta Gold Bitcoin avvicinando idealmente monete tradizionali e valute digitali

Pubblicato il 27 Ago 2021

Gold Bitcoin CoinInvest

Il mercato delle criptovalute è in continua ascesa. Un interesse, quello di investire nelle monete digitali, che è rimasto vivo anche l’anno scorso, fortemente segnato dalle conseguenze della pandemia da Covid-19, che sicuramente ha spinto più persone ad affacciarsi a nuovi strumenti di finanza decentralizzata (DeFi). Osservatori e analisti ne temono il rischio intrinseco, poiché le dinamiche di scambio e quotazione possono portare investitori inesperti ad assumere rischi non calcolati. L’oro digitale, infatti, in un contesto di regole ancora non del tutto definite, viene spesso proposto come un’opportunità di enormi guadagni immediati. Ma è veramente così? Coininvest, il portale online specializzato nella vendita di argento, oro, platino e palladio che offre lingotti e monete di alta qualità, ha stilato una classifica dei falsi miti di quella che definisce “nuova corsa all’oro 2.0”.

Estrema volatilità, scarsa sicurezza e poca sostenibilità

Innanzitutto, occorre sfatare la convinzione che elaborare Bitcoin sia un’attività conveniente e alla portata di tutti. Infatti, al costo di hardware acquistato o in affitto si somma quello dell’energia elettrica che, spesso, supera di molto il valore dell’estrazione stessa. Un limite anche su grande scala, tanto che governi come quello Cinese stanno introducendo limitazioni a queste operazioni perché ormai il consumo energetico risulta talmente alto e non sostenibile, da mettere a rischio gli approvvigionamenti elettrici per le produzioni industriali.

In secondo luogo, la tendenza ad assimilare Bitcoin, valute crypto e i tokens a loro collegati a beni rifugio e/o strumenti finanziari anticiclici rispetto all’andamento economico. In realtà, è un bias di percezione che deriva dal periodo di osservazione oggettivamente corto. Mercati consolidati come quello dei metalli preziosi, al contrario, si sono sempre dimostrati una garanzia in tutti i periodi di crisi e vantano track record centenari.

Sempre più spesso poi, personaggi in vista e detentori di grandi stock riescono a influenzare l’andamento delle quotazioni che, nel giro di pochi minuti, perdono a doppia cifra. Il mercato dell’oro, invece, non è mai stato intaccato da questi fattori.

Ancora, la questione legata alla conservazione: sebbene quella di un bene prezioso comporti rischi in caso di furto, è possibile conservare lingotti e preziosi in cassette di sicurezza assicurate. Dall’altro lato invece, sono famigerati casi di persone che conservavano BTC su chiavette o HD poi persi o danneggiati come i fenomeni di hackeraggio e phishing a danno di piccoli trader e detentori di wallet.

Infine, è degno di nota il progresso che il mercato e l’estrazione dell’oro ha fatto in termini di tracciabilità, sostenibilità ecologica e sociale. Al contrario, il mercato del minig digitale è poco normato e sfugge ai controlli: al costo in termini ambientali di un’attività estremamente energivora, si somma un costo ambientale derivante dall’estrazione di materie prime per semiconduttori e materiali speciali per server ad alte prestazioni.

Anche il Bitcoin si veste d’Oro

Per stimolare ulteriormente il mercato ad investire nei beni rifugio, e avvicinare un’audience più giovane, dopo il successo del conio Silver, Coininvest lancia il Gold Bitcoin, la moneta d’oro da un’oncia a tiratura limitata che unisce idealmente il mondo “tangibile” dei metalli preziosi e monete da collezione con quello delle criptovalute, impalpabili e volatili. Infatti, il valore e quantitativo dell’oro con il quale è stata coniata la moneta è espresso in millibitcoin in riferimento alla quotazione del BTC il giorno in cui è stato effettuato il design stesso e, contestualmente, riferito alla quotazione dell’oro nel giorno stesso.

Si tratta di una moneta iconica con un valore nominale di 100 dollari Neozelandesi, proposto a un prezzo di 2.500 Euro e in tiratura limitata a 500 unità. Un oggetto da collezione e investimento che rappresenta una grande opportunità per privati, collezionisti e non solo. Un prodotto perfetto anche per chi si sta avvicinando a questo mercato sempre più popolare e in espansione anche tra i giovani, come confermano le recenti analisi di CoinInvest.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 5