Portogallo: la negoziazione critpo esente da imposte

Un altro paese europeo che guarda con favore al mondo blockchain e che non prevede il pagamento delle imposte sul valore aggiunto (IVA) per le transazioni critpocurrency

Pubblicato il 31 Ago 2019

portogallo

C’è un’altra bandiera che si prepara sventolare nel cielo della blockchain. E c’è un altro paese che sta guardando con crescente attenzione alle opportunità collegate alle criptocurrency. Abbiamo visto in tanti articoli il ruolo della Svizzera e di Malta, di UK e della Francia, dell’Estonia e di paesi come San Marino e Lichtenstein. Per ragioni in realtà diverse da quelle di questi paesi che hanno prese l’iniziativa per creare un framework normativo più favorevole o meglio più appropriato emerge anche il ruolo del Portogallo dove le autorità fiscali hanno confermato che le attività collegate alle transazioni in cryptocurrency così come i pagamenti effettuati con critpovalute sono esentati dal pagamento delle imposte sul valore aggiunto (IVA).

Questa scelta potrebbe aiutare il Portogallo ad entrare nel novero dei paesi più interessanti per operazioni come ICO anche se su questo specifico tema manca un chiaro richiamo normativo in particolare per quanto riguarda la tipologia e la modalità di utilizzo dei token.

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