La blockchain nella legge di bilancio 2019 con AI, IoT e Industria 4.0

Le misure del maxiemendamento alla Legge di Bilancio 2019 relative alle tecnologie e alle agevolazioni per gli investimenti previsti per l’innovazione delle imprese in chiave Industria 4.0

Pubblicato il 24 Dic 2018

senato

C’è anche la blockchain, nel lungo iter che ha portato alla versione della Legge di bilancio 2019 approvata dal Senato della Repubblica ci sono una serie di interventi legati a blockchain, AI e IoT. Nel documento disponibile sul sito del Senato della Repubblica (qui la versione originale e completa Legge di Bilancio 2019, con le modifiche approvate dal Senato della Repubblica nel maxiemendamento del Governo 1.9000 Edizione provvisoria) ci sono le indicazioni relative alla istituzione di risorse destinate a interventi mirati allo sviluppo di tecnologie di blockchain, Intelligenza artificiale e IoT nelle sue varie applicazioni. Le risorse sono distribuite nell’arco temporale 2019 – 2021.

Accanto alle risorse per blockchain, AI e Internet of Things il maximendamento affronta i temi legati all’Industria 4.0 con una serie di provvedimenti che cambiano la disciplina legata all’applicazione di ammortamento e iperammortamento.

Il testo della Legge di Bilancio dice testualmente che:

“… i commi da 33 a 38 del disegno di legge in esame recano la proroga e rimodulazione del cd. iperammortamento (che consente di maggiorare il costo di acquisizione dei beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale), concedendo tale beneficio in misura differenziata secondo l’importo degli investimenti effettuati. In particolare il comma 35 proroga la maggiorazione, nella misura del 40 per cento, del costo di acquisizione dei beni immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0 in favore dei soggetti che usufruiscono dell’iperammortamento 2019, con riferimento gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2019 e, (a certe condizioni), al 31 dicembre 2020″.

Il maxiemendamento si rifà all’allegato B alla legge di bilancio 2017, integrato dal comma 32 della legge di bilancio 2018 che include negli incentivi Industria 4.0 alcuni sistemi di gestione per l’e-commerce e specifici software e servizi digitali come:

  • sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’ecommerce;
  • software e servizi digitali per realtà aumentata, realtà virtuale, fruizione immersiva, interattiva e partecipativa e ricostruzioni 3D
  • software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (come soluzioni di communication a livello intra-fabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field).
  • Il maxiemendamento fa rientrare nei costi agevolabili con la maggiorazione del 40 per cento anche gli investimenti sostenuti a titolo di canone per l’accesso, mediante soluzioni di cloudcomputing, a beni immateriali limitatamente alla quota del canone di competenza del singolo periodo di imposta di vigenza della disciplina agevolativa.

Ammortamento e iperammortamento riguardano anche investimenti nuovi, effettuati entro il 31 dicembre 2019 o nel caso in cui l’ordine relativo all’investimento sia stato accettato dalla società fornitrice e sottoscritto come investimento in una data percentuale del suo valore in forma di acconto anche entro la data del 31 dicembre 2020. 

Gli interventi Industria 4.0 vedono una serie di modifiche focalizzate in modo particolare sulla maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti.

  • Maggiorazione del 170% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino ai 10 milioni di euro.
  • Maggiorazione del 50% per investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.
  • Nessun incentivo sulla parte di investimenti complessivi che supera il limite di 20 milioni di euro.
  • Maggiorazione del 40% per i soggetti che effettuano investimenti compresi nell’allegato B della legge numero 232/2016, che elenca i beni immateriali connessi a investimenti in ambito Industria 4.0, come software, sistemi, piattaforme e applicazioni.
  • Nel Maxiemendamento sono indicate come agevolabili, come sopra citato, anche le soluzioni di cloud computing per l’accesso a beni immateriali.

Per il superammortamento non è invece prevista in Legge di Bilancio 2019 la proroga e termina dunque con il 31 dicembre 2018.

Per una lettura più completa dei provvedimenti vai al servizio su Maxiemendamento, Industry 4.0, cyber security, blockchain, AI e IoT di AgendaDigitale.eu

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