Arriva Notarchain: la Blockchain tutta italiana

Pubblicato il 18 Nov 2017

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Si chiama Notarchain la piattaforma Blockchain  ed è stata lanciata dal Notariato a ottobre in occasione del 52° Congresso Nazionale “#Notaio: garanzia di sistema per l’Italia digitale” di Palermo, insieme al progetto dei registri volontari digitali. L’obiettivo? digitalizzazione del Paese e sicurezza delle transazioni.

Notarchain è una Blockchain dove le informazioni sono gestite da professionisti italiani: la piattaforma avrà la possibilità di definire e controllare direttamente il contenuto o la struttura della Blockchain senza l’amministrazione da parte di un ente transnazionale (come, per esempio, Blockchain Forum, ICANN, ecc.). I vantaggi che ne derivano sono velocità, assenza di costi per i fruitori e diffusione in tutto il mondo. Un modello sicuro in Europa, in grado di garantire «la certezza dell’immodificabilità dei dati inseriti» insieme a «un controllo preventivo sull’identità dei soggetti coinvolti» e alla «correttezza e completezza dei dati stessi inseriti nella catena». Trattandosi di una base digitale di archiviazione e gestione di file, sarà possibile estendere il suo uso a diversi ambiti applicativi.

Gestione e deposito del codice sorgente

Nasce anche l’ADS, il Registro pubblico sussidiario dedicato agli atti di designazione di amministratori di sostegno: la piattaforma predisposta da Notartel che garantisce ai notai l’accesso in tempo reale, sulla quale sarà possibile «inserire i dati essenziali dell’atto di designazione di amministrazione di sostegno ricevuto». Il contenuto del registro potrà essere individuato e condiviso da notai e soggetti qualificati, come aziende sanitarie locali. Il sistema sarà utilizzabile anche per registri di procure, testamenti olografi, disposizioni anticipate di trattamento e volontà in ordine alla donazione di organi.

Risale al 2001 l’avvio dell’informatizzazione dell’attività notarile: sono stati investiti più di 18 milioni negli ultimi 10 anni e sono stati messi in rete 5mila studi; al 2002 l’intera informatizzazione dei registri pubblici societari, al 2012 quella del registro immobiliare; al 2013 l’avvio delle aste telematiche notarili attraverso la RAN (Rete aste notarili). Sono state aggiudicate, ad oggi, 1.168 aste per un totale di 280,908 milioni di euro. 6 mila gli atti archiviati dal 2013 al 2016.

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