Digital agency in crescita: Horizon Group si prepara all’ICO

Chiuso un primo funding round privato, la società prosegue nella roadmap che la porterà all’initial coin offering entro la fine dell’anno. Il Ceo Francesco Fasanaro: “Orgogliosi dei nostri 11 anni di storia, ora siamo tra le fast-growing companies del Financial Times”

Pubblicato il 17 Mag 2018

HORIZON GROUP

Il 2017 si è chiuso per Horizon group con numeri di tutto rispetto: quasi 800 milioni di pagine e un fatturato vicino ai 3 milioni di euro. Ma ora la digital agency guarda lontano, e ha messo in campo una roiadmap che la portaerà a una initial coin offering entro la fine del 2018. Fondata da Francesco Fasanaro e proprietaria del social content network Fidelity House, Horizon group nei primi 4 mesi dell’anno ha già realizzato un primo round privato, che ha portato nuovi finanziamenti e l’ingresso di soci di alto profilo. Il 7 giugno sarà avviato un secondo round attraverso un’Offerta Pubblica di Equity Crowdfunding, mentre il terso step sarà l’Ico in programma nell’ultimo trimestre dell’anno.

Tra i risultati dell’azienda il fatto che sia stata inclusa nel ranking del Financial Times – FT1000 che segnala le mille aziende europee con maggiore tasso di crescita, al 490esimo posto in Europa e al 42esimo inItalia.

“Essere considerati dal Financial Times come una delle Europe’s Fastest-Growing Companies, testimonia la qualità della nostra offerta e come siamo riusciti ad interpretare adeguatamente le richieste del mercato. Un percorso di storia aziendale che ci rende molto orgogliosi del lavoro fatto in 11 anni di storia aziendale, mai avrei immaginato 11 anni fa di vincere un riconoscimento internazionale dal Financial Times – sottolinea Fasanaro – Ora per il 2018 ci aspetta un programma sfidante: vogliamo essere la prima società italiana a fare un Round 1 Privato, un Round 2 con Offerta Pubblica di Equity Crowdfunding e Round 3 con una ICO, in soli 9 mesi”.

L’obiettivo dell’operazione è il lancio globale della piattaforma di aggregazione di contenuti FidelityHouse.com, che nella sua versione internazionale, a differenza di quella italiana, baserà il proprio modello di revenue share con l’utente su una criptovaluta e sulla tecnologia blockchain, così da garantire sicurezza e trasparenza nelle valorizzazioni.

“L’elemento sino ad ora mancante per una scalabilità globale e complessiva di Fidelity House è stato individuato proprio nella blockchain – spiega Alessandro Benini, Chief marketing officer di Horizon Group – Grazie a questa tecnologia possiamo oggi offrire il miglior standard di garanzia e trasparenza per il nostro modello di revenue share con gli utenti”.

Il primo private round finanziario di Horizon Group – spiega la società in una nota –  si è già concluso con successo grazie ad un aumento di capitale in sovrapprezzo e all’ingresso di 5 nuovi soci. Sono entrati a far parte del CdA di Horizon Group Giuseppe Bronzino, sales director di Smartclip Italia, Moving Up, società con oltre 10 milioni di euro di raccolta adv in Italia, leader nel Dooh (Digital Out Of Home), guidata dal Ceo e Founder Marco Valenti; Sebastiano Cappa, managing Ddrector di Ligatus Italia e membro nel consiglio direttivo di Iab Italia e Iab Europa, Filippo Marcassoli, Cripto Investor con oltre 5 anni di esperienza, attualmente residente in Svizzera, e Luca Del Torchio, dirigente in Safilo e residente a Miami, figlio del noto Gabriele Del Torchio, ex A.D. di Ferretti Group, Alitalia, Gruppo 24 Ore e Ducati.

Il primo advisor per la Ico, invece, è stato individuato in Francesco Nazari Fusetti, fondadore di AidCoin, una delle prime Ico italiane terminata con un hard cap multimilionario, e fondatore di Scuolazoo, società da 70 dipendenti e oltre 15 milioni di fatturato. Mentre per la campagna di equity crowdfunding la scelta è ricaduta su SiamoSoci con la loro piattaforma Mamacrowd.

La data di avvio dell’Offerta Pubblica di Equity Crowdfunding è stata fissata nel 7 giugno, e l’operazione riguarderà il 10% del capitale di Horizon Group fissato in pre-evalutation a 6,5 milioni di euro. L’hard cap è quindi stabilito a 650.000 euro.

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