NFT: è allarme sul presunto crollo di mercato

Il Wall Street Journal ha parlato di vero e proprio collasso del mercato, evidenziando un calo del 92% delle vendite. Altre ricerche sembrano confermare un certo rallentamento della crescita negli ultimi mesi

Pubblicato il 12 Mag 2022

NFT e metaversi: le opportunità finanziarie: pro e contro

In maniera analoga a quanto era accaduto per le criptovalute, anche intorno al mercato NFT ci si interroga sul presunto “rischio bolla”. In effetti, molto rapidamente i Non fungible Token hanno conosciuto una crescita rapida, tanto che anche molte aziende dei più svariati settori hanno deciso di investirci, creando apposite collezioni.

Eppure ora, soprattutto in seguito a una segnalazione dell’autorevole quotidiano USA Wall Street Journal, in molti vedono il rischio di un rapido crollo del valore di mercato degli NFT, che sarebbe già in atto. In particolare, il Wall Street Journal parla esplicitamente di collasso del mercato facendo riferimento ai dati di un sito denominato NonFungible.com, che a prima vista appaiono parecchio eclatanti: il ritmo di vendita degli NFT avrebbe conosciuto una diminuzione del -92%, dopo invece il grande dinamismo registrato nei mesi scorsi.

Un dato che sembrerebbe indicare un vero e proprio crollo del mercato NFT, anche se poi – dopo il clamore suscitato dall’articolo – la stessa NonFungible.com ha ridimensionato l’allarme, parlando piuttosto di una “stabilizzazione del mercato NFT”, in linea con l’ultimo trimestre del 2021. Altre indagini di mercato, però, sembrano in effetti confermare una certa difficoltà del mercato degli NFT, che potrebbe essere anche collegabile alle politiche monetarie più restrittive avviate di recente dalla Federal Reserve americana, che avrebbero frenato l’appetito degli investitori per attività innovative come le criptovalute e gli stessi NFT.

Mercato in crescita a livello annuale

Secondo un rapporto della società di analisi blockchain Chainalysis, le vendite totali di NFT hanno raggiunto i 37 miliardi di dollari tra inizio dell’anno e la prima settimana di maggio, rispetto ai 40 miliardi di dollari registrati in tutto il 2021. Le vendite totali di NFT potrebbero così più che raddoppiare a 90 dollari miliardi entro la fine del 2022, se fosse tenuto l’andamento medio della prima parte dell’anno. Eppure, le vendite totali continuano a diminuire mese su mese dall’inizio dell’anno, con un calo medio del 19,8% ogni mese da gennaio ad aprile, mentre da inizio anno i valori per la maggior parte degli NFT sono in calo. Andamenti poco rassicuranti arrivano infatti anche dall’analisi dell’NFT 500, indice che raggruppa i 500 maggiori NFT per capitalizzazione di mercato, in forte discesa rispetto ai valori registrati a inizio febbraio.

Insomma, il mercato non è in questa fase ai massimi storici, ma si sta assistendo a un aumento del numero di collezioni attive e di acquirenti (portafogli attivi) che interagiscono con i mercati NFT, ha evidenziato Ethan McMahon di Chainalysis a Yahoo Finance. Secondo alcuni, le vendite sembrano sarebbero concentrate su asset di minor valore, liquidati a prezzi di sconto pur di accumulare valuta da investire in un momento successivo negli asset di maggior prestigio. In definitiva alcune difficoltà contingenti appaiono innegabili ma forse è troppo presto per parlare di bolla e collasso: il mercato NFT è estremamente giovane e reduce da una fase di forte fermento; inoltre, se alcuni progetti appaiono in stallo altri mantengono ancora numeri in buona salute, da cui potrebbe ripartire nei prossimi mesi l’avanzata del mercato nel suo complesso.

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