Criptovalute

Via libera della SEC all’ETF spot su Bitcoin: cosa ne pensa Binance



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Gianluigi Guida, CEO di Binance Italy, commenta l’approvazione dei primi ETF spot sul Bitcoin e le possibili ripercussioni sul mercato delle criptovalute. Un punto di svolta significativo, che conferisce una credibilità rafforzata e un potenziale per una sempre maggiore diffusione dei digital asset

Pubblicato il 12 gen 2024



Gianluigi Guida, CEO di Binance Italy
Gianluigi Guida, CEO di Binance Italy

In seguito al via libera da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) ai primi Exchange-Traded Fund (ETF) spot su Bitcoin, che sostanzialmente permetteranno di investire nella criptovaluta come se fosse un normale titolo azionario, riportiamo le considerazioni di Gianluigi Guida, CEO di Binance Italy, principale ecosistema blockchain e fornitore di infrastrutture per criptovalute, per esaminare le ripercussioni di tale decisione sull’intero panorama delle criptovalute e le implicazioni per il futuro dell’industria.

Ma prima, una precisazione. Gli ETF sono veicoli di investimento creati per replicare l’andamento di un indice, un asset o un insieme di attività sottostanti che possono essere scambiati nelle borse statunitensi come le azioni. Un ETF Spot Bitcoin rappresenta una forma specifica di ETF che segue direttamente il prezzo “spot” del Bitcoin, cioè il valore corrente di mercato, senza ricorrere a derivati o contratti a termine.

Investire in Bitcoin attraverso un ETF offre la possibilità di partecipare alle variazioni di prezzo della criptovaluta senza la necessità di aprire un conto di trading e gestire personalmente gli asset in un wallet, evitando così il rischio di hackeraggio.

Un nuovo livello di consenso e maturità del mercato

L’autorizzazione della SEC ai primi fondi comuni statunitensi che detengono direttamente Bitcoin “è un momento significativo – spiega Guida – che riflette un nuovo livello di consenso, di maturità e di mainstreaming del mercato cripto, conferendo maggiore credibilità al settore, nonché potenziale per una penetrazione sempre più crescente dei digital asset”.

La semplificazione dell’accesso al mercato attraverso gli ETF potrebbe aprire le porte a nuovi investitori, portando ad un aumento significativo della liquidità. La storia dell’ETF sull’oro del 2004 serve da esempio, mostrando come la sua introduzione abbia contribuito a un notevole rialzo dei prezzi nel corso dei sette anni successivi.

Democratizzazione degli investimenti cripto

Guida anticipa la possibilità di un mercato ancora più dinamico con l’imminente “halving” di Bitcoin e sottolinea che “gli ETF rappresentano uno strumento accessibile e relativamente a basso costo che consente agli utenti meno familiari con i cripto-asset di accedere con maggiore facilità agli investimenti in cripto, rafforzando la credibilità di questi ultimi”. Questa democratizzazione degli investimenti potrebbe contribuire a una maggiore accettazione e adozione delle criptovalute nel panorama finanziario tradizionale.

Legittimazione per Bitcoin e aspettative future

Inoltre, continua Guida, la coesistenza di investimenti diretti in Bitcoin e strumenti regolamentati come gli ETF apre la strada a diverse strategie di investimento, permettendo agli investitori di adottare approcci in linea con i loro profili di rischio e preferenze. “Ciò segna una nuova entusiasmante era di adozione e legittimazione per il bitcoin e per l’intero comparto dei crypto-asset”.

Guida proietta l’attenzione verso le prossime settimane e mesi, evidenziando l’attesa per l’imminente “halving” di Bitcoin, la crescente aspettativa di un ETF per Ethereum (ETH) e l’interesse crescente della finanza tradizionale per i servizi di custodia per i digital asset.

In conclusione, l’approvazione dell’ETF spot sul Bitcoin segna un punto di svolta nel percorso verso una maggiore integrazione e accettazione delle criptovalute e del loro stesso purpose nei mercati finanziari globali.

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