Sempre più blockchain nella Pubblica amministrazione

Introdotta la piattaforma Dedit.io, che consente a qualsiasi cittadino di notarizzare, firmare e condividere in sicurezza i propri documenti più importanti su varie blockchain fornendo loro data certa, firma digitale, prova di paternità e immutabilità nel tempo

Pubblicato il 15 Giu 2021

Marco Carlomagno

segretario generale FLP

blockchain PA

Con la pandemia, anche un settore tradizionale come quello della Pubblica amministrazione, da sempre percepito come caratterizzato da lungaggini burocratiche, numerose carte da compilare e appuntamenti in presenza negli uffici dei vari funzionari pubblici, ha subito una rivoluzione digitale forzata. Per questa ragione, abbiamo deciso di accelerare il processo e di utilizzare le nuove tecnologie, considerate avulse dal mondo della PA, rendendole invece centrali per un ammodernamento del settore. Mi riferisco in particolare alla blockchain, una tecnologia che assicura tracciabilità e al tempo stesso massima sicurezza delle informazioni nel minor tempo possibile, trasparenza, verificabilità e immutabilità.

Pubblica amministrazione e blockchain: la piattaforma Dedit.io

Caratteristiche ideali per un cittadino che si trova a richiedere o a ritirare tramite la pubblica amministrazione documenti personali e dati sensibili. È soprattutto con l’obiettivo di digitalizzare (e quindi facilitare) i processi, unito a quello di farlo in assoluta sicurezza, che nasce la piattaforma Dedit.io.

Sviluppata da Blockchain Italia nella sua versione in white label e implementata nel sistema FLP (Federazione dei Lavoratori Pubblici), grazie alla sua semplicità ha il ruolo di abilitatore al mondo della blockchain anche per coloro che non hanno alle spalle una formazione in ambito tecnologico.

Ed è proprio la formazione ai cittadini uno dei primi servizi offerti dalla piattaforma: cos’è la blockchain, come si usa e quali sono i vantaggi per il suo utilizzo nella pubblica amministrazione, sono le basi per rendere competenti in materia tutti coloro che ne usufruiscono. Oltre alla formazione sulla blockchain, la piattaforma mette a disposizione due servizi innovativi:

  • la notarizzazione, che proprio attraverso la tecnologia blockchain rende i documenti immutabili, attribuendogli data certa, prova di paternità e immutabilità;
  • la tokenizzazione, cioè la possibilità di digitalizzare, creandone un gemello sulla blockchain, ogni tipo di asset anche fisico.
Pubblica amministrazione

I servizi offerti da Dedit.io

Grazie a Dedit.io, ora un cittadino può notarizzare, firmare e condividere in sicurezza i propri documenti più importanti su varie blockchain fornendo loro data certa, firma digitale, prova di paternità e immutabilità nel tempo. Non solo: è possibile anche scaricare il certificato del documento o inviarlo a qualcuno in modo assolutamente sicuro. Attraverso la notarizzazione, inoltre, abbiamo potuto procedere all’approvazione di un bilancio da remoto; al primo caso di conciliazione sindacale a distanza tra azienda e lavoratore; alla contrattazione di un Contratto Collettivo Integrativo d’Istituto e al primo caso in assoluto sul panorama nazionale di notarizzazione dei diplomi di maturità: tutte best practice che ora puntiamo a far diventare la norma.

Un sistema, quello che stiamo sperimentando con la tecnologia blockchain, molto prezioso soprattutto adesso, con l’incredibile accelerazione dell’adozione di forme di lavoro da remoto e in generale in un mondo in cui l’aumento dello scambio di dati digitali implica un esponenziale aumento dei rischi intrinsecamente connaturati: contraffazione, firme apocrife di contratti, intercettazione di dati sensibili da parte di soggetti malintenzionati.

Conclusioni

Lo smart working ha messo alla prova tutto il personale abituato a lavorare in presenza. Il bilancio è positivo: da un sondaggio del personale INPS emerge che l’efficacia percepita del lavoro in smart working è aumentata nel 42% dei casi ed è rimasta invariata nel 47%, solo per l’11% degli intervistati la situazione è peggiorata. Oltre a questo alto livello di consenso, il sondaggio ha fatto emergere anche un altro numero interessante: nel corso della pandemia, il 78% del personale INPS ha potuto svolgere da casa tutte quelle attività che prima venivano svolte in ufficio. Questi dati ci dimostrano che anche nel mondo della Pubblica amministrazione digitalizzare è possibile.

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