Università di Firenze, via al corso professionalizzante sulla Blockchain

Il progetto, riconosciuto da Repubblica Digitale, mira a fornire le conoscenze su Economia e diritto dei digital asset. Lezioni al via il 12 ottobre

Pubblicato il 22 Set 2020

blockchain

Andare oltre il Bitcoin, comprendere la tecnologia sulla quale la prima criptomoneta è stata costruita e aggiornare le proprie competenze in funzione delle novità che la Blockchain porterà nell’economia e nella società. E’ l’obiettivo del corso di Economia e diritto dei digital asset (Elda) attivato dal Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze, ateneo in cui ha sede l’unità di ricerca Babel (Blockchains and Artificial intelligence for Business, Economics and Law).

Il corso professionalizzante partirà il 12 ottobre, mentre per iscriversi c’è tempo fino al 30 settembre. Il progetto conta sul riconoscimento di Repubblica Digitale, l’iniziativa strategica nazionale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.

A coordinare il corso sarà Filippo Zatti, professore associato di Diritto dell’economia Unifi, coordinatore scientifico di Babel e membro dell’Academic Advisory Board di Inatba, l’International Association for Trusted Blockchain Applications, nata nel 2019 per iniziativa della Commissione europea.

Le attività didattiche, erogate interamente online – si legge in una nota dell’ateneo – guideranno i partecipanti nelle possibili applicazioni della tecnologia blockchain attraverso dieci moduli e quattro casi d’uso. Il percorso formativo, costruito in chiave transdisciplinare, affronterà la tematica in chiave teorica e tecnologica, passando dalla crittografia all’esame degli aspetti economici e giuridici di maggiore criticità allo stato dell’arte. I partecipanti saranno affiancati in questo percorso da docenti provenienti oltre che dall’accademia anche dal mondo delle associazioni, delle professioni, dell’impresa, della finanza, della consulenza strategica e dei media.

“Il contributo sempre maggiore del mondo della ricerca e dell’alta formazione -afferma Zatti – permette di sviluppare le competenze che sono necessarie a promuovere al meglio lo sviluppo delle Blockchains in tutti quei settori che potranno essere interessati alla sua adozione”.

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