Cosa è Tokenizzazione+ e quali sono i suoi ambiti applicativi nell’economia reale

Cosa si intende con Tokenizzazione+, quali sono i vantaggi dei Token etichettati, ci sono ambiti d'uso già identificati? Un primo approfondimento su un tema che tocca l'economia reale [...]
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Volentieri ospitiamo un contributo di Giuliano Pierucci, fondatore e attore operativo di B2Lab (Blockchain 2Advise Lab) sul tema della Tokenizzazione+, dei suoi ambiti di utilizzo e dei possibili limiti.  L’obiettivo è quello di condividere una visione su un tema non solo innovativo dal punto di vista dell’approccio tecnologico, ma potenzialmente “disruptive” a livello di Sistema Paese e che dunque richiede comprensione per poter poi essere guidato e governato.

Cosa si intende con Tokenizzazione+

Con Tokenizzazione+ si fa riferimento alla emissione e alla gestione di cosiddetti ‘Token etichettati’ in modo univoco, definiti Token+ o (Labelled Token LB).
I Token+, di fatto, sono Token che contengono metadati, per i quali al momento lo scambio è previsto su un mercato secondario, tramite Smart Contracts su Blockchain Ethereum Mainnet.

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Si tratta dunque di una evoluzione dello strumento ICO/ITO (Initial Coin Offering/Initial Token Offering) utilizzato in molti progetti internazionali e che sta attraversando un periodo di particolare crescita: dai 2,5 miliardi di dollari del 2017 siamo arrivati a 5 miliardi nel solo primo trimestre dell’anno e secondo gli esperti siamo ancora ben al di là delle sue reali potenzialità.

I cinque atout dei Token+ e una differenza sostanziale

Rispetto al Token “tradizionale”, il Token+ ha una serie di aspetti innovativi, che possiamo riassumere in questi cinque punti:

  • è singolarmente e univocamente etichettato ed è dotato di metadati associati;
  • non è frazionabile;
  • ‘esiste’ in forma digitale sulla Blockchain;
  • può essere seguito anche singolarmente nel suo percorso/storia di ‘catena di proprietà’;
  • può essere gestito con modalità diverse per singola etichetta in funzione del significato/valore dei

Va sottolineato, di converso, che al momento i Coin/Token non esistono in forma digitale, né singolarmente né in lotti, sulle Blockchain. Esistono invece i “Saldi” sui Wallet e possono effettuarsi scambi di quantità di Token/Coin da un Wallet ad un altro tramite transazioni, con un conseguente aggiornamento dei Saldi.

Quali ambiti di utilizzo per la Tokenizzazione+

Date le premesse, la Tokenizzazione+ può essere utilizzata come strumento di finanziamento nelle diverse fasi dello sviluppo d’Impresa (dal Seed al Serie C/Tech growth), così come può essere utilizzata in alternativa o in affiancamento ad altri strumenti quali VC, Mercato Azionario, Business Angel, Fondi, Banche.

Schematizzando, la Tokenizzazione+ trova applicazione in quattro ambiti precisi, dal momento che la loro struttura, la loro produzione e la gestione degli smart conctract non sembra contrastare con quanto previsto dalla giurisdizione vigente:

  1. Progetti di Business innovativi basati su Blockchain
  2. Progetti di Business innovativi NON basati su Blockchain
  3. Progetti di Business NON innovativi
  4. Beni materiali (Immobili, opere d’arte ecc) o immateriali e servizi (esempio Software, famiglie di elementi digitali collezionabili) di qualsiasi natura.

Va detto, che esattamente come per i Coin/Token ‘tradizionali’ nei vari Paesi sono attualmente in corso analisi e studi per definire la regolamentazione da applicare caso per caso, anche per i Token+ è necessaria una analoga fase di disamina, per comprendere quali siano i vantaggi correlati alla presenza della Label, vale a dire dell’etichetta, e come usare i metadati in conformità alle norme in materia di privacy, protezione dell’investitore o consumatore, antiriciclaggio, identità (KYC).

La Tokenizzazione+ e l’economia reale

Dal momento che la Tokenizzazione+ si realizza a partire dai Token Etichettati e dagli Smart Contract di Emissione e Gestione, la conformità o l’adeguamento alle legislazioni vigenti nelle fasi di emissione non sembrano presentare particolari complessità.
Ne deriva dunque che l’emissione di Token+ può applicarsi anche nell’Economia e nella Finanza reali, facendo della Tokenizzazione+ un modo nuovo, alternativo o complementare per finanziare iniziative innovative.
I benefici?
Possiamo riassumerli in sei punti:

  • la raccolta dei fondi può interessare un mercato più ampio del territorio nazionale in virtù delle caratteristiche tecniche degli strumenti utilizzati;
  • le quote di finanziamento possono essere di varie dimensioni anche le più capillari;
  • i Token+ possono essere negoziati e scambiati in un mercato secondario
  • è facilitata la compatibilità con la legislazione esistente;
  • è possibile implementare regole chiare sul pacchetto di requisiti che deve soddisfare una Emissione: team, advisor, funder, whitepaper, asset detail
  • è possibile conoscere ‘chi compra i Token+’ e tracciare la fasi di scambio dei Token+ sul secondario (KYC)

Qualche criticità

Al momento in cui scriviamo, esistono esempi di utilizzi di NFT (Not Fungible Token) (Cryptokitties) assimilabili a ciò che definiamo Token+.

B2Lab ha sviluppato uno Smart Contract, denominato B2Lab Tokenplus (Github Repository), per emettere e gestire Token+ e i primi risultati dal campo hanno portato alla luce tre punti critici che potrebbero limitare l’usabilità di tale strumento, o peggio ancora essere ostativi e che dunque richiedono un approfondimento ulteriore:

  • La emissione e gestione di un Token+ può essere costosa rispetto al valore dello Una emissione Token+ può costare 0,2 Euro e lo scambio 0,8 Euro (simulazione);
  • I Token+ possono essere emessi in lotti di al massimo 100 Token+;
  • Lo scambio di Token+ da un Wallet ad un’altro può avvenire in lotti di al massimo 10 Token+.

4 punti conclusivi

A valle di tutte queste considerazioni, possiamo fissare in quattro punti le riflessioni conclusive sulla Tokenizzazione+.

  • In primo luogo la Tokenizzazione+ può essere considerata uno strumento innovativo, decentralizzato e pervasivo per la raccolta di finanziamenti ad uso di iniziative imprenditoriali, finanziarie ed economiche del prossimo futuro.
  • In secondo luogo, se intesa in una logica di ecosistema, può dalla Tokenizzazione+ può attivarsi un circolo virtuoso che costituisca una leva acceleratrice per sviluppo economico del Sistema Paese.
  • Si tratta comunque – ed è questo il terzo punto – di un modello sul quale politica e regolatori devono ancora riflettere e lavorare per comprenderlo, incoraggiarlo e non frenarlo.
  • Infine, spetta ad Associazioni, Professioni ed eccellenze tecnologiche impegnate sulla Blockchain il ruolo di facilitatori sia delle comprensione, sia dell’implementazione nel quadro dello scenario normativo e tecnico di riferimento.

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