Cosa è Tokenizzazione+ e quali sono i suoi ambiti applicativi nell’economia reale

Cosa si intende con Tokenizzazione+, quali sono i vantaggi dei Token etichettati, ci sono ambiti d’uso già identificati? Un primo approfondimento su un tema che tocca l’economia reale

Pubblicato il 17 Apr 2018

token

Volentieri ospitiamo un contributo di Giuliano Pierucci, fondatore e attore operativo di B2Lab (Blockchain 2Advise Lab) sul tema della Tokenizzazione+, dei suoi ambiti di utilizzo e dei possibili limiti.  L’obiettivo è quello di condividere una visione su un tema non solo innovativo dal punto di vista dell’approccio tecnologico, ma potenzialmente “disruptive” a livello di Sistema Paese e che dunque richiede comprensione per poter poi essere guidato e governato.

Cosa si intende con Tokenizzazione+

Con Tokenizzazione+ si fa riferimento alla emissione e alla gestione di cosiddetti ‘Token etichettati’ in modo univoco, definiti Token+ o (Labelled Token LB).
I Token+, di fatto, sono Token che contengono metadati, per i quali al momento lo scambio è previsto su un mercato secondario, tramite Smart Contracts su Blockchain Ethereum Mainnet.

Si tratta dunque di una evoluzione dello strumento ICO/ITO (Initial Coin Offering/Initial Token Offering) utilizzato in molti progetti internazionali e che sta attraversando un periodo di particolare crescita: dai 2,5 miliardi di dollari del 2017 siamo arrivati a 5 miliardi nel solo primo trimestre dell’anno e secondo gli esperti siamo ancora ben al di là delle sue reali potenzialità.

I cinque atout dei Token+ e una differenza sostanziale

Rispetto al Token “tradizionale”, il Token+ ha una serie di aspetti innovativi, che possiamo riassumere in questi cinque punti:

  • è singolarmente e univocamente etichettato ed è dotato di metadati associati;
  • non è frazionabile;
  • ‘esiste’ in forma digitale sulla Blockchain;
  • può essere seguito anche singolarmente nel suo percorso/storia di ‘catena di proprietà’;
  • può essere gestito con modalità diverse per singola etichetta in funzione del significato/valore dei

Va sottolineato, di converso, che al momento i Coin/Token non esistono in forma digitale, né singolarmente né in lotti, sulle Blockchain. Esistono invece i “Saldi” sui Wallet e possono effettuarsi scambi di quantità di Token/Coin da un Wallet ad un altro tramite transazioni, con un conseguente aggiornamento dei Saldi.

Quali ambiti di utilizzo per la Tokenizzazione+

Date le premesse, la Tokenizzazione+ può essere utilizzata come strumento di finanziamento nelle diverse fasi dello sviluppo d’Impresa (dal Seed al Serie C/Tech growth), così come può essere utilizzata in alternativa o in affiancamento ad altri strumenti quali VC, Mercato Azionario, Business Angel, Fondi, Banche.

Schematizzando, la Tokenizzazione+ trova applicazione in quattro ambiti precisi, dal momento che la loro struttura, la loro produzione e la gestione degli smart conctract non sembra contrastare con quanto previsto dalla giurisdizione vigente:

  1. Progetti di Business innovativi basati su Blockchain
  2. Progetti di Business innovativi NON basati su Blockchain
  3. Progetti di Business NON innovativi
  4. Beni materiali (Immobili, opere d’arte ecc) o immateriali e servizi (esempio Software, famiglie di elementi digitali collezionabili) di qualsiasi natura.

Va detto, che esattamente come per i Coin/Token ‘tradizionali’ nei vari Paesi sono attualmente in corso analisi e studi per definire la regolamentazione da applicare caso per caso, anche per i Token+ è necessaria una analoga fase di disamina, per comprendere quali siano i vantaggi correlati alla presenza della Label, vale a dire dell’etichetta, e come usare i metadati in conformità alle norme in materia di privacy, protezione dell’investitore o consumatore, antiriciclaggio, identità (KYC).

La Tokenizzazione+ e l’economia reale

Dal momento che la Tokenizzazione+ si realizza a partire dai Token Etichettati e dagli Smart Contract di Emissione e Gestione, la conformità o l’adeguamento alle legislazioni vigenti nelle fasi di emissione non sembrano presentare particolari complessità.
Ne deriva dunque che l’emissione di Token+ può applicarsi anche nell’Economia e nella Finanza reali, facendo della Tokenizzazione+ un modo nuovo, alternativo o complementare per finanziare iniziative innovative.
I benefici?
Possiamo riassumerli in sei punti:

  • la raccolta dei fondi può interessare un mercato più ampio del territorio nazionale in virtù delle caratteristiche tecniche degli strumenti utilizzati;
  • le quote di finanziamento possono essere di varie dimensioni anche le più capillari;
  • i Token+ possono essere negoziati e scambiati in un mercato secondario
  • è facilitata la compatibilità con la legislazione esistente;
  • è possibile implementare regole chiare sul pacchetto di requisiti che deve soddisfare una Emissione: team, advisor, funder, whitepaper, asset detail
  • è possibile conoscere ‘chi compra i Token+’ e tracciare la fasi di scambio dei Token+ sul secondario (KYC)

Qualche criticità

Al momento in cui scriviamo, esistono esempi di utilizzi di NFT (Not Fungible Token) (Cryptokitties) assimilabili a ciò che definiamo Token+.

B2Lab ha sviluppato uno Smart Contract, denominato B2Lab Tokenplus (Github Repository), per emettere e gestire Token+ e i primi risultati dal campo hanno portato alla luce tre punti critici che potrebbero limitare l’usabilità di tale strumento, o peggio ancora essere ostativi e che dunque richiedono un approfondimento ulteriore:

  • La emissione e gestione di un Token+ può essere costosa rispetto al valore dello Una emissione Token+ può costare 0,2 Euro e lo scambio 0,8 Euro (simulazione);
  • I Token+ possono essere emessi in lotti di al massimo 100 Token+;
  • Lo scambio di Token+ da un Wallet ad un’altro può avvenire in lotti di al massimo 10 Token+.

4 punti conclusivi

A valle di tutte queste considerazioni, possiamo fissare in quattro punti le riflessioni conclusive sulla Tokenizzazione+.

  • In primo luogo la Tokenizzazione+ può essere considerata uno strumento innovativo, decentralizzato e pervasivo per la raccolta di finanziamenti ad uso di iniziative imprenditoriali, finanziarie ed economiche del prossimo futuro.
  • In secondo luogo, se intesa in una logica di ecosistema, può dalla Tokenizzazione+ può attivarsi un circolo virtuoso che costituisca una leva acceleratrice per sviluppo economico del Sistema Paese.
  • Si tratta comunque – ed è questo il terzo punto – di un modello sul quale politica e regolatori devono ancora riflettere e lavorare per comprenderlo, incoraggiarlo e non frenarlo.
  • Infine, spetta ad Associazioni, Professioni ed eccellenze tecnologiche impegnate sulla Blockchain il ruolo di facilitatori sia delle comprensione, sia dell’implementazione nel quadro dello scenario normativo e tecnico di riferimento.

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