La blockchain per la semplificazione negli appalti: il progetto di Unionsoa con IBM

Il progetto punta a semplificare il mondo SOA, Società Organismi di Attestazione, semplificando l’iter amministrativo in modo da garantire la tracciabilità dei documenti e delle informazioni e il controllo da parte di tutti gli stakeholder

Pubblicato il 21 Lug 2020

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Uno dei temi chiave sui quali sono cresciute nel tempo tante aspettative nel rapporto tra innovazione digitale e Pubblica Amministrazione è “semplificazione“. un argomento, come è ben noto, che è anche centro del dibattito politico sul post lockdown. Alla PA si chiede, a tanti livelli e in tante circostanze, di procedere verso una semplificazione nei rapporti con i cittadini e nelle procedure interne. Le risposte del digitale sono molteplici a partire ovviamente dalla capacità di portare efficienza nei processi esistenti per arrivare, e questo è il punto chiave, alla possibilità di ridisegnare e ripensare radicalmente i processi stessi con un approccio e con modalità un tempo impraticabili. E’ ciò che permette di fare la blockchain che in tanti ambiti sta permettendo di percorrere nuove strade e permette di stabilire nuove modalità di relazione tra cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni. Ed è sul tema della semplificazione che va a lavorare il progetto avviato da Unionsoa (Associazione Nazionale Società Organismi di Attestazione) per rivedere e semplificare le procedure e le attività collegate al sistema di attestazione per la partecipazione alle gare d’appalto, ovvero al mondo SOA (Società, Organismi di Attestazione).

Il progetto fa primariamente leva su una delle principali caratteristiche della blockchain, ovvero sulla tracciabilità, allo scopo di garantire il controllo delle informazioni che convergono sul SOA e permetterà il passaggio da una qualificazione analogica delle informazioni e della documentazione a qualificazione in digitale. Il passaggio, grazie alla blockchain, corrisponde a una accelerazione che mette in linea sia un percorso di digitalizzazione sia un processo di processo che abilita il tracking, delle informazioni conferite. Con questo progetto Unionsoa punta da una parte a semplificare l’attuale sistema ma intende nello stesso tempo creare le condizioni per mettere a disposizione degli attori della filiera una maggiore trasparenza sulle informazioni e la possibilità esercitare di un controllo più efficace grazie all’accesso diretto alle informazioni.  Il progetto è da leggere anche come un passo in avanti verso la creazione del Fascicolo Virtuale previsto nel Regolamento di attuazione del Codice degli Appalti Pubblici.

Sviluppato su tecnologia blockchain in ambiente cloud IBM, il progetto mette a disposizione una soluzione di notarizzazione che consente l’archiviazione delle informazioni rilevanti e la possibilità di consultazione da parte delle figure autorizzate accelerando e semplificando l’erogazione di servizi come le verifiche dell’esistenza di determinati progetti, di dossier o il controllo relativo alla provenienza di determinati documenti.

Grazie alla blockchain il progetto permette di notificare sulla blockchain stessa tutte le operazioni legate alla gestione documentale con la memorizzazione di tutti i passaggi. La semplificazione nel processo si traduce anche nella possibilità di garantire agli attori che necessitano di determinate informazioni di disporre di informazioni sul dossier di interesse in modo diretto e controllato senza rallentamenti legati a una gestione “manuale” della documentazione.

Il risultato finale cui punta Unionsoa è proprio nella semplificazione complessiva di tutto l’iter amministrativo e nella possibilità, contemporanea, di rendere più efficiente e meno costosa il sistema di gestione nel suo complesso garantendo a tutti gli attori come  Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), alle Pubbliche Amministrazioni e agli enti coinvolti velocità e affidabilità nell’accesso ai dati e nel controllo.

Tiziana Carpinello, Presidente di Unionsoa, organizzazione nata nel 2001 e oggi rappresentativa del 60% delle attestazioni, sottolinea l’importanza di migliorare il servizio dal punto di vista tecnologico e della trasparenza e la prospettiva di arrivare a digitalizzare le attività collegate a qualcosa come 29.000 imprese in un percorso che ha lo scopo di trovare un nuovo equilibrio, tra la necessità di semplificare le procedure e la necessità, altrettanto importante di garantire un elevato livello di conrolli e di trasparenza.

Ed è proprio il “territorio” della blockchain che su questi due temi rappresenta una piattaforma per velocizzare i processi senza rinunciare, anzi, aumentando la possibilità di accesso ai dati e di verifica, da parte degli stakeholder, della loro validità e della loro affidabilità.  A questo proposito Francesco Stronati, vicepresidente Settore Pubblico di IBM Italia sottolinea come la blockchain permetta di semplificare i percorsi amministrativi facendo leva su una impostazione dei processi che consentono di disporre di trasparenza da una parte e di maggiori opportunità di controllo dall’altra.

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