Che cos’è TrustedChain e perché può cambiare la logica di gestione delle transazioni grazie alla Blockchain

Grazie al coinvolgimento dei Trust Service Provider TSP il modello sviluppato da IFIN Sistemi in collaborazione con Monax Industries permette di dare vita per la prima volta a un ecosistema di attori certificati in grado di condividere i dati assicurando nel contempo la privacy

Pubblicato il 30 Giu 2017

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Mauro Bellini  @mbellini3  Linkedin

Per le società nate per “offrire” al mercato una merce preziosa come la fiducia la Blockchain appare come una nuova straordinaria opportunità per portare i servizi da una gestione “passiva” di archiviazione e conservazione sicura a un livello di “analisi” ma sempre sicura e certificata. E più che un passaggio tecnologico quello che si vede all’orizzonte sembra essere un passaggio culturale con due grandi attori: TrustedChain da una parte e i Trust Service Provider (leggi qui cosa sono i TSP Trust Service Provider) dall’altra, in un percorso comune che ha come obiettivo la massima valorizzazione dei dati in tutti i contesti unitamente alla massima garanzia di sicurezza e privacy dei dati stessi.

Sviluppata da IFIN Sistemi in collaborazione con Monax Industries, TrustedChain è la prima rete Blockchain di Trust Service Providers TSP europei, pensata per supportare servizi altamente sensibili, sia nell’ambito della pubblica amministrazione, sia nel settore privato.
I TSP sono gli unici autorizzati alla verifica delle transazioni, così da garantire un ecosistema affidabile, che assicuri la conservazione dei dati a lungo termine, accanto a un’adeguata sicurezza, e unitamente a tutti i requisiti di scalabilità, continuità di servizio e compliance che si accompagnano alla Blockchain. (Leggi l’articolo con l’intervista a Marcella Atzori su Green Data TrustedChain: la Via Europea alla Blockchain).

Un nuovo ruolo per i TSP

Attraverso la governance algoritmica della Blockchain, i TSP possono ora condividere e trarre valore dai dati che gestiscono. Ciò permette di superare l’approccio tradizionale di conservazione dei dati dei TSP, che finora ha impedito la condivisione dei dati per non intaccare i requisiti di confidenzialità e di tutela degli interessi legittimi dei loro titolari. Ma permette allo stesso tempo di superare anche i limiti dei network aperti come Bitcoin, in cui le transazioni sono visibili a tutti e non è possibile la condivisione dei dati tra partner selezionati.
Questo significa, a titolo di esempio, che è possibile per le aziende nascondere le informazioni sensibili, condividendo invece quei dati la cui pubblicità non mette in discussione il loro vantaggio competitivo di mercato.
Tutto questo è reso possibile da una governance basata sugli algoritmi e, soprattutto, dall’utilizzo dei cosiddetti green data, ovvero dati generati, gestiti e condivisi tra i partecipanti all’ecosistema, con scopi diversi, commerciali, statistici o scientifici che siano.
In questa gestione dei dati, regolata secondo i principi della privacy by design e dei green data, stanno tutte le opportunità di TrustedChain, a differenza di Bitcoin che non genera green data, in particolare negli ambiti della ricerca, dell’innovazione, dello sviluppo di nuove dinamiche di business: più dati sono condivisi, maggiore è il valore che se ne ricava.

TrustedChain per la Pubblica Amministrazione

Per quanto riguarda gli ambiti di utilizzo supportati da TrustedChain, si parte dallo storage e dall’archiviazione, per i quali le marche temporali abilitate dai protocolli algoritmici di TrustedChain certificano l’esistenza e l’esatto contenuto di ciascun file in una determinata data e a una determinata ora, a garanzia di integrità, accuratezza e affidabilità. Nell’ambito della Pubblica Amministrazione, i vantaggi immediati risiedono nella protezione dell’integrità del documento e nella possibilità di automatizzare alcuni flussi di lavoro; a tal proposito è importante sottolineare come TrustedChain sta contribuendo a portare la Blockchain nella pubblica amministrazione italiana.

Nel settore finanziario, la tecnologia Blockchain aiuta a ridurre i tempi, i costi e le complessità dei processi di pagamento, garantendo il trasferimento e la sicurezza dei dati e degli asset digitali, aiutando nel recupero di competitività, abilitando l’adozione di nuovi modelli di business e di nuove applicazioni di business, dagli smart contract alle transazioni multi-firma, fino alle applicazioni basate su sistemi di intelligenza artificiale, che si perfezionano proprio grazie alla possibilità di accedere ai dati.

Blockchain per il settore sanitario

Il settore sanitario, poi, è un altro di quegli ambiti nei quali si generano, si gestiscono e si conservano notevoli quantità di dati sensibili. Nel contempo, però, la diffidenza da parte dei pazienti a condividere informazioni critiche sul proprio stato di salute ostacola lo sviluppo della ricerca clinica e scientifica. In questo caso, le applicazioni TrustedChain aiutano proprio la condivisione dei dati all’interno di un ambiente sicuro e privato.

Nell’ambito dell’industria e dei servizi, infine, TrustedChain semplifica e migliora l’efficienza dei flussi industriali complessi, attraverso la tracciabilità dei prodotti su un’intera filiera di produzione, dalla materia prima fino al prodotto finito, prevenendo e combattendo la contraffazione.

Scarica e leggi il White Paper di Marcella Atzori, Ph.D. University College of London – Center for Blockchain Technologies

Blockchain Governance and The Role of Trust – Service Providers: The TrustedChain® Network

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