Blockchain a 24 carati: così Everledger digitalizza i diamanti

La startup produce certificati digitali che documentano proprietà e vita dal gioiello, dalla miniera all’anello. Le sue “catene ibride” hanno conquistato il mondo del lusso, facendo della founder Leanne Kemp una paladina della lotta contro le frodi e le contraffazioni

Pubblicato il 05 Set 2017

diamante lusso

Oltre un milione di diamanti “digitalizzati”, collaborazioni con grandi aziende come Barclays e nuovi progetti contro le frodi nei settori delle banche, delle assicurazioni e dei mercati aperti.

Avere a che fare tutti i giorni con i gioielli non poteva che impreziosire nel tempo il profilo di Everledger, la startup specializzata in soluzioni blockchain e tecnologie emergenti nata ad aprile 2015 per mano di Leanne Kemp.

L’imprenditrice è stata fra i primi a scommettere sul potenziale della tecnologia madre dei Bitcoin al di fuori dei confini della famosa criptovaluta. E oggi grazie alla blockchain, agli smart contract e ai sistemi di visione automatica collabora con i grandi marchi del lusso per proteggere i diamanti dalla contraffazione e dal mercato nero.

Blockchain ibrida per l’identità digitale dei diamanti

Analizzando oltre 40 caratteristiche dei gioielli, tra cui colore e nitidezza, Everledger è in grado di creare una identità digitale per ogni diamante. Un certificato digitale che documenta la proprietà del gioiello e la sua vita, dalla miniera all’anello. La parola d’ordine che guida l’attività dell’impresa innovativa è la trasparenza, costruita su un modello di ibrido di blockchain che, mixando catene pubbliche e private, garantisce una sicurezza e un controllo a 360 gradi.

Everledger, che fa parte della comunità Hyperledger impegnata a promuovere la collaborazione open source in ambito blockchain, è riuscita a intercettare la forte domanda di tracciabilità e anticontraffazione da parte del mercato del lusso, che fa dell’autenticità dei prodotti un valore aggiunto imprescindibile. Ma anche del comparto assicurativo, che ogni anno paga le frodi relative ai gioielli circa 2 miliardi di dollari.

Dalle assicurazioni al retail, nuove sfide per Everledger?

Leanne Kemp, founder e ceo di Everledger

Questa cifra è però solo una parte dei 45 miliardi stimati annualmente per le frodi assicurative. Un numero che sta avvicinando il comparto al mondo della blockchain, studiata dalle compagnie come un potenziale alleato, e che sta ingolosendo Everledger, pronta ad estendere le proprie soluzioni oltre i confini del mondo dei diamanti. Nel suo mirino potrebbero presto finire sanità, legal, Pubblica amministrazione, retail e agroalimentare.

L’obiettivo, spiega la compagnia che sarà tra i protagonisti dell’evento Blockchain Business Revolution organizzato da Blockchain4Innovation ed EconomyUp,  è “garantire la trasparenza e l’autenticità delle merci che commerciamo, acquistiamo e vendiamo a livello globale, proteggere la provenienza dei beni di valore elevato, ripristinare la fiducia nei mercati di trading globali e ridurre il rischio di furto e frode”. Una sfida decisamente ambiziosa ma, se chi ben comincia è a metà dell’opera, il palco di Everledger promette uno spettacolo a 24 carati.

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