Blockchain, l’Europa può diventare un punto di riferimento

Lo ha dichiarato Roberto Viola, Direttore generale della DG Connect della Commissione Ue, nel corso dell’EY Digital Summit di Capri

Pubblicato il 04 Ott 2018

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Lo sviluppo della blockchain è in cima agli interessi dell’Unione Europea. Lo ha ribadito Roberto Viola, Direttore generale della DG Connect della Commissione Ue che, in occasione dell’EY Digital Summit di Capri,  ha evidenziato che “L’Europa diventerà un punto di riferimento mondiale per le regole sul blockchain pubblico. Siamo nella condizione di poterlo fare e lo faremo”, puntualizzando che ciò sarà possibile anche grazie alle regole già fatte, come ad esempio a quelle sulla net neutrality.

Come si può approfondire in questo articolo originariamente pubblicato su Corcom, sarà però necessario rafforzare il mercato interno e favorire gli investimenti nelle tecnologie chiave che cambieranno il futuro dei cittadini e delle imprese.  Per andare in questa direzione servono però risorse: Viola ha messo in luce che, grazie all’impegno della DG Connect, sono già stati messi in campo 500 milioni per il prossimo biennio, mentre ulteriori 3 miliardi sono in arrivo. In questo modo sarà possibile spingere tutte quelle piattaforme che fanno leva sul modello fintech nel campo della sanità, dei trasporti, dell’energia.

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