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NFT e realtà aumentata: una combinazione che accresce il valore per utenti e aziende

Il non fungibile token è ormai un asset finanziario vero e proprio ma il suo valore è estremamente volatile. E se ci fosse un modo per rendere questi strumenti più preziosi di altri, anche sul lungo periodo? Il punto di Aryel che vede nella realtà aumentata la chiave per rendere ciò che non è fungibile, vero lusso.

Pubblicato il 24 Feb 2022

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La realtà aumentata potrà accrescere ulteriormente le potenzialità degli NFT, che già oggi stanno conoscendo una fase di crescita esponenziale: questo il punto di vista di Aryel, piattaforma di AR marketing pensata per le PMI. L’azienda fa riferimento al recente rapporto trimestrale di Atelier BNP Paribas, secondo cui il mercato supera ormai i 2 miliardi di dollari. I Non-Fungible-Token, lo ricordiamo, sono un insieme di informazioni digitali di proprietà esclusiva di un utente, certificati dalla tecnologia blockchain.

Un’ulteriore spinta a questo fenomeno, come accennato in precedenza, potrebbe arrivare dalla realtà aumentata: oltre a fornire un aspetto più “fisico” agli NFT permettendone la visualizzazione sotto forma di layer digitale inserito nell’ambiente circostante, l’AR può generare nuove forme di collaborazione sugli asset digitali, in cui diversi utenti potrebbero possederne diversi diritti e privilegi, creando accordi e partnership sempre più complessi e articolati.

“Gli NFT che implementano la realtà aumentata, offrono la possibilità di visualizzare oggetti digitali nell’ambiente circostante, rendendone più facile la fruizione e quindi l’acquisto e la vendita. Questa combinazione consente alle persone di interagire con la propria proprietà virtuale facendo nascere un’esperienza ancora più coinvolgente e unica nel suo genere”, ha messo in evidenza  Mattia Salvi, CEO di Aryel secondo cui un NFT attivabile tramite realtà aumentata può incrementare il suo valore sul mercato nel tempo, diventando un vero e proprio bene di lusso.

“NTF e realtà aumentata creano un nuovo modo di fare investimenti proprio perché aumentano ancora di più il valore dell’esperienza e dell’oggetto digitale. In un mercato con oltre 5,3 milioni di vendite, ad oggi, acquistare NTF attivabili con l’AR è un nuovo modo di fare investimenti davvero profittevole”, aggiunge Salvi.

Le applicazioni non mancano, in particolare nel mondo dell’arte: in questo caso gli NFT in AR potrebbero diventare delle “lenti digitali” che permettono agli utenti di visualizzare opere d’arte uniche in digitale, funzionando come un filtro che permette di interagire con un’opera d’arte posizionandola nell’ambiente circostante grazie all’AR.

Recentemente la casa d’aste Christie’s ha battuto un’opera NFT di Beeple a 69 milioni di dollari, rendendolo il secondo artista vivente più pagato. Più in generale sono moltissimi gli artisti che stanno registrando degli ottimi risultati vendendo “crypto-arte”, basti pensare alla coppia “Hackatao”, pionieri degli NFT in Italia.

Nell’industria musicale c’è il caso dei Kings of Leon, che sono stati i primi a distribuire un intero album con NFT, dando l’opportunità di accedere a contenuti esclusivi come l’edizione speciale dell’album, oppure avere posti in prima fila ai loro concerti.

Nel settore healthcare, gli NFT possono essere usati per proteggere la privacy dei pazienti, potenziando anche la sicurezza e abbassando il rischio di contraffazione nel tracking delle filiere in campo farmaceutico.

Tra moda e videogame si muove il caso della collaborazione tra Gucci e Wanna, che hanno presentato un modello di sneaker virtuali, le Gucci Virtual 22, che nascono per essere esibite nel mondo del gaming, in cui gli utenti potranno sfoggiare la calzatura nel mondo virtuale di Decentraland.

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