“Trust” sulla blockchain: dal maceratese un progetto da un milione di euro

Inizierà il primo settembre 2021 il programma di ricerca promosso dall’Università di Macerata e finanziato dall’UE che indagherà il contributo della blockchain verso un’economia peer-to-peer, le applicazioni della blockchain nel campo dell’Intelligenza Artificiale, la creazione di modelli di amministrazione collaborativa per le smart cities e lo sviluppo di un quadro normativo all’integrazione della tecnologia in Europa

Pubblicato il 20 Gen 2021

Il rettore Francesco Adornato e la professoressa Francesca Spigarelli dell'Università di Macerata
La blockchain come tecnologia abilitante per un’economia paritaria, equa e competitiva. E’ questo il focus del progetto europeo Trust, “digital TuRn in EUrope: Strengthening relational reliance through Technology”, per il quale l’Università di Macerata si è di recente aggiudicata un finanziamento di 998 mila euro nell’ambito del programma dell’UE Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione. Il programma di ricerca indagherà il contributo della blockchain verso un’economia peer-to-peer, un modello decentralizzato in cui le persone interagiscono per acquistare o vendere beni e servizi senza intermediazione, le applicazioni della blockchain nel campo dell’Intelligenza Artificiale, la creazione di modelli di amministrazione collaborativa per le smart cities e lo sviluppo di un quadro normativo adeguato all’effettiva integrazione della tecnologia blockchain in Europa.

Presentato dalla professoressa Francesca Spigarelli, il programma di ricerca interdisciplinare impegnerà istituzioni accademiche e non provenienti da ItaliaBelgioSpagnaFranciaIsraele e Cina. Il tema è quello molto dibattuto che ruota attorno alla influenza reciproca tra fiducia e tecnologie digitali. Il progetto è stato ideato e costruito in seno al Dipartimento di Giurisprudenza, aggiudicato dal Ministero dell’Università proprio per l’impegno nella ricerca interdisciplinare sull’interazione tra diritto e nuove tecnologie e sulle sfide sociali da esse innescate.

Tra i partner accademici: l’Università Politecnica delle Marche di Ancona, la Katholieke Universiteit Leuven (Belgio), la Universidad Carlos III De Madrid (Spagna), l’Institut Mines-Telecom (Francia), Ono Academic College (Israele) e la Beijing Normal University (Cina). I partner non accademici (imprese e istituzioni) sono Grottini Lab Srl di Porto Recanati, l’azienda Montimage Eurl (Francia), la Edna Pasher Phd and Associates Management Consultants Ltd (Israele), la Region De Murcia (Spagna). Il progetto avrà inizio ufficialmente il 1° settembre 2021: parte dei fondi verrà utilizzata per finanziare periodi di mobilità all’estero dei ricercatori e dottorandi UniMC.

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