Strategia Cripto: Visa lancia Global Crypto Advisory Practice

Il tema delle criptovalute sta diventando sempre più rilevante per le istituzioni finanziarie, i commercianti e le banche centrali. Dalla ricerca “The Crypto Phenomenon: Consumer Attitudes & Usage” arrivano una serie di conferme sull’attenzione dei consumatori e degli investitori sulle criptocurrency come strumento di pagamento e come investimento

Pubblicato il 20 Dic 2021

Visa criptovalute

Le valute digitali stanno prendendo sempre più piede tra i consumatori a livello globale, sia in termini di consapevolezza che di adozione: secondo la ricerca “The Crypto Phenomenon: Consumer Attitudes & Usage” presentata da Visa, il grado di consapevolezza rispetto alle criptovalute tra gli intervistati è quasi del 94% a livello mondiale. Quasi un terzo si è attivato direttamente con le criptovalute, sia come strumento di investimento che come mezzo di scambio e quasi il 40% dei possessori di criptovalute sarebbe propenso o addirittura molto propenso a cambiare la propria banca con un’altra istituzione che offra prodotti cripto nei prossimi 12 mesi.

“Le criptovalute rappresentano un cambiamento tecnologico per la movimentazione di denaro e la proprietà digitale – dichiara Terry Angelos, SVP, e global head fintech di Visa – Poiché i consumatori stanno cambiando il loro approccio agli investimenti, alle modalità di gestione delle proprie finanze, così come il loro punto di vista sul futuro del denaro, ogni istituzione finanziaria avrà bisogno di una strategia cripto“.

E proprio per aiutare i partner a navigare nella nuova era della circolazione monetaria, la società nota in tutto il mondo nei pagamenti digitali ha lanciato un servizio di consulenza: Global Crypto Advisory Practice. Grazie alla collaborazione con più di 60 piattaforme di criptovalute, la rete globale di consulenti ed esperti di prodotto, Visa dispone delle competenze necessarie per aiutare le istituzioni finanziarie a valutare le opportunità del mondo cripto, a sviluppare strategie concrete e a sperimentare nuove opportunità e innovazioni per gli utenti, come i programmi di rewarding e i wallet integrati con le Central Bank Digital Currencies (CBDC) per i consumatori.

Un segmento significativo usa o investe in criptovalute soprattutto nei mercati emergenti

“Abbiamo visto un cambiamento sostanziale nella mentalità dei nostri clienti nell’ultimo anno, a partire dal desiderio di esplorare e sperimentare le criptovalute, fino ad arrivare alla realizzazione concreta di una strategia e di una roadmap di prodotto” aggiunge Carl Rutstein, Global Head, Visa Consulting and Analytics. Lo studio Visa ha coinvolto più di 6.000 individui in otto mercati (Argentina, Australia, Brasile, Germania, Hong Kong (SAR), Sud Africa, Regno Unito e Stati Uniti), rilevando che quasi un adulto su tre conosce – stando alle sue dichiarazioni – le cryptovalute (ed è “crypto-aware”), ne possiede già o le usa, mentre la maggior parte (62%) ne ha incrementato l’uso nell’ultimo anno; l’interesse è maggiore nei mercati emergenti dove il 37% dei consumatori crypto-aware usa o possiede criptovalute rispetto al 29% registrato nei mercati sviluppati.

Le principali motivazioni per possedere e usare criptovalute rientrano in questa categorie: “disporre di un modo per entrare a far parte del “mondo finanziario del futuro” (42%) e “generare ricchezza” (41%) – entrambi fattori che guardano al futuro; tra gli attuali possessori di criptovalute, l’81% esprime interesse per le carte cripto (cripto-linked), che permettono di convertire e spendere criptovalute presso gli esercenti dove si fanno acquisti nello stesso modo in cui è possibile usare una carta di debito o di credito. L’84% è interessato ai premi in criptovalute (crypto-rewarding), che permettono di guadagnare criptovalute come ricompensa per le spese effettuate con la carta.

A livello globale, il 18% degli intervistati afferma che sarebbe propenso o molto propenso a cambiare la propria banca nei prossimi 12 mesi per un’altra che offra prodotti cripto. Questo è particolarmente vero per i mercati emergenti, dove il valore sale al 24%. Tra i consumatori che già possiedono criptovalute, quasi il 40% è disposto a fare il cambio.

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