Blockchain for social good: la conferenza a Torino sul progetto CommonsHood

Torino tra i finalisti dell’EIC Horizon Prize ‘Blockchains for social good’. Fissato l’appuntamento al 5 febbraio alle 8.30 a OpenIncet per discutere sull’impatto sociale e sul ruolo innovativo della Blockchain sul territorio. Presentate le varie sperimentazioni di CommonsHood, nonché esperienze imprenditoriali sulla Blockchain e l’osservatorio di Torino Wireless

Pubblicato il 30 Gen 2020

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Dopo il premio Capitale Europea dell’Innovazione (seconda dopo Amsterdam davanti a Milano e Parigi), Torino si presenta con il progetto “CommonsHood” per competere alla vincita di uno dei 5 premi da 1 milione di euro in palio all’EIC Horizon Prize ‘Blockchains for social good’. Lo scopo è offrire alla comunità una piattaforma Blockchain per sostenere l’economia locale, basata su una applicazione in forma di portafoglio che non solo permetta a chiunque di scambiare i gettoni (token) che vivono sulla Blockchain, ma anche di crearne di nuovi.

“Questi gettoni digitali aprono la strada allo sviluppo di nuovi strumenti finanziari locali: come proposte di crowdfunding, come strumenti di marketing, come tessere prepagate, cashback, group buying, tessere punti e buoni sconto, ma anche monete complementari vere e proprie, o certificati, ricevute digitali e digital collectibles. Non si tratta di sistemi per la gestione di transazioni globali come Bitcoin e altre criptovalute, ma di strumenti di inclusione finanziaria gestiti a livello locale per sostenere le comunità locali.

La blockchain può aiutare lo sviluppo economico e l’impatto sociale

“Vogliamo rendere più democratici questi strumenti mettendo tutti nelle condizioni di crearli. Questo si intende quando si parla della capacità della Blockchain di eliminare gli intermediari” spiega il Professore Guido Boella, coordinatore della proposta finalista e Direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino.

Università di Torino e Comune con Torino Social Impact, un’alleanza tra imprese e istituzioni pubbliche e private che mira a favorire lo sviluppo di un ecosistema di servizi e infrastrutture per rendere Torino un luogo ideale per fare impresa e finanza perseguendo nello stesso tempo obiettivi di sviluppo economico e di impatto sociale, hanno organizzato una mattina di presentazione e discussione proprio sull’impatto sociale e sul ruolo della Blockchain nell’innovazione dell’industria ICT sul territorio.

Appuntamento al 5 febbraio con CommonsHood

L’appuntamento è previsto per mercoledì 5 febbraio alle 8.30 a OpenIncet, il centro di Open Innovation della Città di Torino. Verranno presentate le varie sperimentazioni di CommonsHood e i progetti Europei e Regionali che hanno finanziato l’Università nello sviluppo di tecnologie Blockchain (Co-City, CO3, ge.CO, Blinc, Pinin e Tech4Milk), nonché esperienze imprenditoriali sulla Blockchain e l’osservatorio di Torino Wireless sul tema.

Per la registrazione all’evento potete accedere alla pagina ufficiale da qui.

Il progetto è sviluppato dall’Università di Torino assieme ai cittadini dei patti di collaborazione nati dal regolamento beni comuni, nell’ambito del piano inclusione sociale, alla rete delle case del quartiere, all’Associazione Volontariato Torino (Vol.To), a istituzioni come ASCOM e VisitPiemonte, nonché alcune realtà della solidarietà ad Atene, in Grecia.

CommonsHood permette a tutti di creare token crittografici in modo semplice

“Il nostro obiettivo è lanciare una rivoluzione tecnologica paragonabile a quella prodotta dal Web 2.0 che ha permesso a chiunque di pubblicare su Internet contenuti multimediali senza avere competenze tecniche” dice Claudio Schifanella, responsabile dei progetti europei e regionali che finanziano CommonsHood, a capo del gruppo di lavoro del Dipartimento di Informatica “Analogamente, CommonsHood permette a tutti di creare token crittografici tramite una semplice app, senza sapere nulla della tecnologia Blockchain e senza avere competenze di programmazione, e usarli per i propri scopi. La app CommonsHood è integrata con il nostro social network civico locale FirstLife, basato su una mappa interattiva della città”.

Leggi a questo proposito anche il servizio Con la blockchain verso un nuovo welfare – Guido Boella, Università di Torino

Immagine fornita da Shutterstock.

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