Blockchain, siglato accordo tra Fondazione Bordoni e Algorand Foundation

L’attenzione della Fondazione Bordoni nei confronti di Algorand è motivata dai vantaggi tecnici che offre rispetto alle altre blockchain disponibili, vantaggi che la rendono interessante quale componente da utilizzare nella sperimentazione di applicazioni e servizi innovativi rivolti a cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche

Pubblicato il 17 Dic 2019

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La Fondazione Ugo Bordoni, Istituzione di Alta Cultura e Ricerca nel settore delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell’informazione soggetta alla vigilanza del MiSE, e Algorand Foundation hanno stipulato un accordo di collaborazione finalizzato alla sperimentazione della omonima tecnologia Blockchain ideata da Silvio Micali, Ford Professor al Massachussetts Institute of Technology, uno dei massimi esperti a livello internazionale di crittografia e sicurezza informatica, vincitore del Premio Turing (l’equivalente del Premio Nobel per il settore informatico).

L’attenzione della Fondazione Bordoni nei confronti di Algorand è motivata dai vantaggi tecnici che offre rispetto alle altre Blockchain disponibili, vantaggi che la rendono interessante nella sperimentazione di applicazioni e servizi innovativi rivolti a cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche. Oltre alla collaborazione con il team di sviluppo Algorand, la Fondazione Bordoni potrà beneficiare della disponibilità di una rete di test globale (Testnet), nonché della possibilità di creare anche reti private, e poi contribuirà al funzionamento della rete Algorand gestendo un nodo della Mainnet pubblica.

Scalabilità, decentralizzazione e sicurezza garantita con Algorand

Tutte le tecnologie blockchain presentano criticità in termini di scalabilità, decentralizzazione o sicurezza, tre proprietà ritenute irrealizzabili contemporaneamente. Algorand ha smentito il cosiddetto Blockchain Trilemma grazie a un sistema innovativo per la creazione del consenso (Pure Proof of Stake) che permette la costituzione di un registro di transazioni digitali altamente scalabile, realmente decentralizzato e sicuro rispetto agli scenari classici di attacco alle blockchain.

Algorand ha recentemente adottato un approccio innovativo per la gestione degli Smart Contract basato sull’utilizzo di una libreria di funzioni certificate che possono essere combinate tra loro per gestire un’ampia varietà di casi d’uso, risultando efficienti dal punto di vista del consumo delle risorse computazionali e meno soggette ad errori di programmazione rispetto alle tecnologie concorrenti.

L’impegno della Fondazione Bordoni nella digitalizzazione della PA

Come ha spiegato il Presidente della FUB Antonio Sassano, la Fondazione supporta le attività del MiSE, studiando e sperimentando le tecnologie 5G, le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale e la gestione di reti e servizi digitali per la PA e per le Smart City, per il cittadino e per il Paese. Un impegno che ha rivelato il ruolo sinergico di queste nuove tecnologie e la necessità di sviluppare un’infrastruttura di trust distribuito efficiente e sicura.

La tecnologia Blockchain sembra offrire le migliori garanzie in termini di sicurezza, integrità e proprietà dei dati prodotti dall’Internet of Things. E tra le diverse tecnologie Blockchain disponibili, “Algorand ci è parsa quella più promettente, poiché risponde ai requisiti di sicurezza, efficienza, reale decentramento e basso dispendio energetico necessari per i servizi futuri 5G. Ci è anche sembrato che la soluzione informatica adottata per la gestione degli smart contract fosse in grado di incrementare l’accountability e la trasparenza degli algoritmi realizzati e quindi di garantire soluzioni robuste per tutte le necessità della PA digitale. Siamo felici di aver concluso un primo accordo di collaborazione scientifica con Algorand Foundation, rappresentata da Silvio Micali, con cui sarà un onore e un piacere condividere un percorso di studio e sperimentazione all’avanguardia.”

Immagine fornita da Shutterstock.

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