Dalla smart agrifood al retail, l’IoT “scopre” la blockchain

Secondo gli esperti la sicurezza informatica non è l’unico ambito in cui le catene di blocchi informatici possono fare faville. E lo dimostrano le aziende sparse nel mondo che stanno sperimentando un matrimonio con le soluzioni di Internet of Things

Pubblicato il 01 Ago 2017

distributed ledger

La tecnologia Blockchain ha attirato l’attenzione del mondo IoT grazie alle importanti prospettive di sviluppo in termini di sicurezza informatica. Ma secondo gli esperti tenere lontani i cattivi non è l’unica opportunità offerta dalle catene di blocchi informatici. Ne è convinto ad esempio Ian Hughes, analista di IoT di 451 Research, che prevede una blockchain utile non solo per la security ma anche per l’autenticazione dei dispositivi, specialmente di quelli connessi raramente come nell’agrifood dove i macchinari agricoli fermi a seconda delle stagioni. “Avere un registro distribuito a blocchi garantisce ordine – spiega Hughes – e apre anche nuove opportunità per la fatturazione”.

Sulla stessa scia dell’esperto di 451 Research è John Wilmes, direttore dei progetti IoT della associazione digitale TM Forum, secondo il quale esistono diverse aree dell’ecosistema IoT in cui la blockchain può sostenere la crescita e lo sviluppo: gestione delle identità, autenticazione, autorizzazione, insediamenti e audit.

Wilmes ricorda che la vasta gamma dei dispositivi IoT crea problemi di gestione inediti: “L’automazione di molti, se non tutti, gli aspetti delle operazioni sarà essenziale. La blockchain è già ben posizionata per svolgere alcuni ruoli critici”. Uno di questi risiede nella funzione di monitoraggio e controllo nel mondo legale e finanziario, impedendo le frodi e preservando le identità.

C’è chi ha già iniziato a sperimentare questo tipo di applicazioni. Factom, società di servizi con sede a Austin in Texas, si sta specializzando in software blockchain per aiutare le organizzazioni a proteggere i dati. Burlington, società di protezione dei big data, ha introdotto una sorta di notaio blockchain che utilizza i registri distribuiti per garantire che i dati di backup siano autentici e invariati.

Dan Harple, ceo della società di Cambridge Context Labs, ha invece il chiodo fisso dei prodotti contraffatti, contro i quali la compagnia ha sviluppato una piattaforma enterprise blockchain per la gestione dei dati e la sicurezza. Mentre Siemens e la startup di New York LO3 Energy hanno annunciato una collaborazione nel settore delle smart grid focalizzata sullo sviluppo di soluzioni blockchain. Tutti esempi delle possibili applicazioni di una tecnologia che sembra destinata a scrivere pagine importanti dell’economia digitale.

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